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DeProducers: un video alle Svalbard per celebrare il “Global Seed Vault”, cassaforte mondiale dei semi

dicembre 11, 2017 Comunicati Stampa, Idee, Progetti

Esiste un avamposto della biodiversità sulla Terra prima della “fine del mondo”: si chiama Global Seed Vault (GSV) e si trova nell’arcipelago delle Isole Svalbard a 1.300 chilometri dal Polo Nord. Pochi ne conoscono l’esistenza, ma si tratta del più grande deposito di semi del mondo e potrebbe essere l’ultima risorsa dell’umanità in caso di una crisi alimentare globale.

Per questo il collettivo musicale dei DeProducers, coadiuvato dal neurologo vegetale Stefano Mancuso e da Aboca, ha voluto attirare l’attenzione su questa “Arca di Noè” della biodiversità con una performance che oggi è diventata anche un video musicale. L’intento è infatti quello di sensibilizzare un pubblico più ampio – al di là di quello dei soli “esperti” di settore – sull’importanza della conservazione dei semi delle piante da cui dipende la sopravvivenza umana.

In realtà esistono numerose banche dei semi a livello internazionale, ma il GSV può considerarsi la cassaforte di tutte le banche, utilizzabile nel caso in cui la riserva genetica vegetale di un Paese venisse a mancare. Come è avvenuto nel 2016 quando la Siria ha fatto la prima richiesta di prelievo di alcuni semi per poter ripristinare le riserve distrutte durante la guerra civile.

L’idea della conservazione dei semi come baluardo contro catastrofi e carestie venne al botanico russo Nikolaj Valivov che, nel periodo che intercorse tra la Rivoluzione d’Ottobre nel 1917 e la sua morte nel 1943 (per mano di Stalin), raccolse una enorme collezione costituita da più di 50.000 varietà di piante selvatiche e da 31.000 campioni di grano che custodì in un enorme bunker sotto la città di San Pietroburgo, costituendo, di fatto, la prima banca mondiale dei semi.

Per raggiungere le Isole Svalbard e suonare davanti al Global Seed Vault il collettivo artistico formato da Vittorio Cosma (ex PFM e collaboratore da sempre di Elio e le Storie Tese), Riccardo Sinigallia (musicista, autore e produttore in passato, tra gli altri, del cantautore Niccolò Fabi e dei Tiromancino), Gianni Maroccolo (musicista e membro fondatore dei Litfiba) e Max Casacci (chitarrista, produttore e fondatore dei Subsonica), è partito a metà ottobre ed è rimasto in loco una settimana, insieme al Prof. Stefano Mancuso – neurobiologo vegetale, tra i massimi ricercatori botanici internazionali – e allo staff dell’azienda toscana Aboca, finanziatrice della missione.

Accompagnati dal vento gelido del Nord i DeProducers hanno dato vita a un’insolita celebrazione sonora del GSV, luogo costruito “per il bene dell’umanità”. “Siamo venuti in prossimità del Polo Nord per guardare da vicino ciò di cui abbiamo parlato per mesi, quando con Stefano Mancuso e Aboca eravamo impegnati nella realizzazione del progetto Botanica“, il cui album è stato prodotto e pubblicato da Ala Bianca e distribuito da Warner. “Siamo convinti che uno dei compiti dell’arte sia quello di accendere un riflettore su azioni positive. Il Global Seed Vault è infatti un luogo sconosciuto ai più ma fondamentale per la sopravvivenza della vita sul pianeta”, raccontano i DeProducers.

Il video, realizzato da Possibile Film, presenta l’inedito acustico – frutto di un’improvvisazione -  dei quattro musicisti italiani che omaggiano il Global Seed Vault. Il tutto si svolge nel piccolo spiazzo antistante il caveaux, con la lama dell’edificio come elemento scenografico e la montagna come sfondo.“E’ stata un’occasione unica” continuano i DeProducers “abbiamo suonato semplicemente quello che è uscito dai nostri strumenti ghiacciati e collegati a piccoli amplificatori a pile”.

“Per Aboca tutelare la sorgente vegetale significa garantire la fonte da cui si generano oggi, e si genereranno domani, quelle sostanze ad azione terapeutica per la cura dell’uomo e per il suo benessere”, ha commentato Massimo Mercati, direttore generale di Aboca.

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