Al Biofach di Norimberga va in scena la cavalcata del biologico
Si chiuderà domani a Norimberga l’edizione 2017 del Biofach, la più grande fiera commerciale al mondo di cibo biologico (affiancata, negli ultimi anni, da Vivaness, dedicata al ramo della cosmesi naturale, vegana e biologica). 48.000 mq. di superficie per 2.785 espositori da 88 paesi e la Germania che, in questa 28° edizione, gioca in casa come “paese dell’anno”, con il motto “Building an organic future“.
Un altro grande successo, a testimonianza che il biologico “non si ferma mai”, ovvero è una tendenza in crescita costante, una rivoluzione nelle abitudini del consumatore e non una moda passeggera, come confermano anche gli aumenti di superficie coltivata e di aziende che propongono prodotti bio certificati.
I numeri ufficiali, aggiornati a dicembre 2015, sono stati presentati in fiera nei giorni scorsi. Nel rapporto 2016 “The World of Organic Agriculture” pubblicato da FiBL e IFOAM si legge che il fatturato mondiale del bio è salito a 81,6 miliardi di dollari (circa 75 miliardi di euro) contro i 60 miliardi di dollari nel 2010), le aree coltivate sono 43,7 milioni di ettari (+7,2% rispetto al 2014) e gli operatori 2,4 milioni (più 14,7% rispetto al 2014).
“Siamo abituati a numeri e crescita sempre positivi” commenta Fabrizio Piva, amministratore delegato dell’ente di certificazione bolognese CCPB: “dobbiamo però riflettere su cosa ci dicono i dati: il mercato cresce più in fretta della produzione, su questa quindi bisogna lavorare mantenendo alta la qualità dei prodotti e l’accuratezza del controllo e della certificazione”.
Lino Nori, presidente del Consorzio il Biologico aggiunge: “Qui a Biofach si respira la vocazione internazionale del Made in Italy Bio, che viene esportato in tutto il mondo con grande successo. Le aziende guardano sia ai principali mercati europei, cresciuti in media del 13% nel 2015, che agli Stati Uniti, il più grande mercato bio con 36 milioni di euro di fatturato, con ben il 47% di quota sull’intero fatturato mondiale”.