Home » Normative »Rubriche »Top Contributors » Sanzioni per i sacchetti non biodegradabili: nulla poena, cum lege:

Sanzioni per i sacchetti non biodegradabili: nulla poena, cum lege Top Contributors

gennaio 10, 2013 Normative, Rubriche, Top Contributors

Anno nuovo, vita nuova. Per tutti, tranne che per i sacchetti (o buste come si dice da Roma in giù) di plastica non biodegradabili e non compostabili, che potranno continuare a essere smerciati, senza incorrere in alcuna sanzione. A renderlo possibile, il Decreto Sviluppo Bis, divenuto legge il 18 dicembre scorso.

In sede di conversione, infatti, il decreto è stato modificato da un emendamento che procrastina a data da destinare l’attivazione delle sanzioni per la commercializzazione dei sacchetti non biodegradabili: ad oggi, quindi, esiste solo un divieto, ma nessuna pena. Caso strano, quello italiano, nel panorama europeo e internazionale. Il problema infatti è noto da tempo, ad esempio negli anni 1994, 1995 e 1996 tre campagne oceanografiche hanno riscontrato che nel tratto del Mediterraneo francese il 70% dei rifiuti marini era composto da sacchetti di plastica, oppure tra il 2002 e il 2006, l’International Coastal Cleanup ha individuato le borse di cellophane come il rifiuto più presente in mare dopo mozziconi di sigarette e bottiglie. Legambiente nel marzo del 2011 ha raccolto questi e molti altro studi ne “L’impatto della plastica e dei sacchetti sull’ambiente marino”, un dossier realizzato dall’Arpa Toscana in collaborazione con la struttura oceanografica Daphne dell’Arpa Emilia Romagna. Nell’estate del 2010 nel nord del Tirreno, al largo dell’Isola d’Elba, vi era la più altra concentrazione di plastica dell’intero Mediterraneo 892.000 frammenti per chilometro quadrato, contro una media di 115.000 frammenti, e preponderante era il peso dei sacchetti usa e getta, anche perché fino al 2010 in Italia venivano commercializzati il 25% del totale di tutti gli shopper d’ Europa.

Ma anche senza studi più o meno circostanziati e approfonditi, è difficile non ricordare qualche delfino morto soffocato per aver ingerito un sacchetto di plastica. Sacchetti, che sono pericolosi anche per il bestiame, come ben sanno in Mauritania, dove l’80% dei bovini uccisi o abbattuti nella capitale, Nouakchott, hanno sacchetti di plastica nello stomaco, tanto che dal 2 gennaio scorso chi produca, venda, importi, o utilizzi sacchetti di plastica oltre ad una multa di circa 2.500 euro rischia addirittura la galera.

Ebbene per quanto grave e comunque meritevole di risoluzione la questione è stata al centro di diversi ripensamenti in sede parlamentare. Anche l’introduzione del divieto per la commercializzazione dei sacchetti non biodegradabili era stata oggetto di alcuni rimpalli: nel dicembre 2006 (art.1130 – Legge Finanziaria 2007), si era fissata per il 1° gennaio 2010; poi, nell’agosto 2009, (Legge n. 102/2009) si era corsi ai ripari, procrastinandola al 1° gennaio 2011. Da allora esiste infatti esiste sì un divieto, ma che diventa del tutto vago senza che siano stati approvati decreti attuativi che potessero fissarne condizioni e operatività.

Per l’introduzione delle sanzioni la storia si fa un po’ più bizzarra. La faccenda fa capolino nel decreto legge 2/2012: il testo assicura che a decorrere dal 31 luglio 2012, la commercializzazione dei sacchi non conformi alla norma  armonizzata UNI EN 13432 del 2002 sarà punita con salatissime multe da 2.500 euro a 25.000 euro, il cui ammontare, in determinati casi, potrà anche essere quadruplicato. Ma solo due mesi dopo, durante l’inevitabile conversione del decreto – Legge n. 28/2012 – la data di entrata in vigore delle sanzioni slitta al 31 dicembre 2013, con il parere favorevole del sottosegretario Tullio Fanelli, in Commissione Ambiente, e con la previsione di «forme di promozione della riconversione degli impianti esistenti», con risorse da attingere dal cosiddetto Fondo Kyoto.

La proroga però, a molti, sembra troppo generosa; il governo non molla ed ecco che, ambizioso, sette mesi dopo, sempre con un decreto legge, il n. 179 del 18 ottobre, lo Sviluppo Bis, noto anche come Decreto Crescita 2.0, la scadenza viene anticipata: le sanzioni entreranno in vigore dal 31 dicembre 2012.

Ma, ancora una volta, cambiano le carte in sede di conversione: il 13 dicembre si approva che le sanzioni scatteranno a decorrere dal sessantesimo giorno dall’emanazione di decreti di natura non regolamentare per la  definizione di ulteriori caratteristiche tecniche dei sacchetti commerciabili e la promozione di attività di riconversione degli impianti esistenti e di informazione dei consumatori.

Peccato che questi decreti sarebbero dovuti entrare in vigore entro il 31 dicembre 2012. Ad oggi, elezioni alle porte, i commercianti, e i produttori di plastica resa biodegradabile grazie all’utilizzo di additivi possono dormire sonni quasi tranquilli.

Il fatto che il termine sia scaduto, infatti, non significa che se ne debba fissare un altro o che i decreti non possano essere più emanati, ma è ben difficile che la cosa si possa fare in questa legislatura, ormai davvero agli sgoccioli.

Manuela Mischitelli e Antonio Sileo

Share and Enjoy:
  • Print
  • PDF
  • email
  • Facebook
  • Google Bookmarks
  • del.icio.us
  • Digg
  • Twitter
  • LinkedIn
  • Current
  • Wikio IT
  • Netvibes
  • Live


PARLA CON LA NOSTRA REDAZIONE

Newsletter settimanale


Notizie dalle aziende

Amazon Sustainability Accelerator: al via la seconda edizione per le start up

febbraio 9, 2023

Amazon Sustainability Accelerator: al via la seconda edizione per le start up

Si è aperta oggi, 9 febbraio 2023, la seconda edizione dell’Amazon Sustainability Accelerator, il programma rivolto alle startup nella fase Early Stage focalizzate sulla sostenibilità. Lanciato da Amazon, EIT Climate-KIC (l’hub europeo per l’innovazione in materia di clima) e WRAP (una delle principali ONG britanniche impegnate nel contrasto al cambiamento climatico), Accelerator è aperto alle startup che stanno creando [...]

Rapporto Deloitte “Digital Green Evolution”: nel 2022 gli smartphone genereranno 146 milioni di tonnellate di CO2

marzo 14, 2022

Rapporto Deloitte “Digital Green Evolution”: nel 2022 gli smartphone genereranno 146 milioni di tonnellate di CO2

Di fronte ad un numero di dispositivi che ormai nel complesso supera la popolazione mondiale, cresce l’attenzione ai temi della sostenibilità e degli impatti ambientali derivanti dalla produzione, dall’uso e dallo smaltimento dei “telefonini“, i device di più comune utilizzo sia tra giovani che adulti. A evidenziare la criticità di questi numeri è intervenuto il [...]

Matteo Viviani, una iena in verde a caccia di greenwashing

ottobre 29, 2021

Matteo Viviani, una iena in verde a caccia di greenwashing

L’ambiente e il clima sono ormai diventati temi “mainstream”. Anche se pochissimi fanno, tutti ne parlano! Soprattutto le aziende, che hanno intercettato da tempo la crescente attenzione di consumatori sempre più critici e sensibili all’ecosostenibilità di prodotti e servizi.  Vi viene in mente un’azienda che oggi non si dica in qualche modo “green” o “ecofriendly”? [...]

“L’Adieu des glaciers”: al Forte di Bard le trasformazioni dei ghiacciai alpini

giugno 18, 2021

“L’Adieu des glaciers”: al Forte di Bard le trasformazioni dei ghiacciai alpini

“L’Adieu des glaciers: ricerca fotografica e scientifica” è un progetto prodotto dal Forte di Bard, che intende proporre un viaggio iconografico e scientifico progressivo tra i ghiacciai dei principali Quattromila della Valle d’Aosta per raccontare, anno dopo anno, la storia delle loro trasformazioni. L’iniziativa, che ha un orizzonte temporale di quattro anni, ha iniziato la sua [...]

Quando le rinnovabili conquistano le basi militari: il caso francese di BayWa r.e.

aprile 19, 2021

Quando le rinnovabili conquistano le basi militari: il caso francese di BayWa r.e.

Ormai è noto che la cavalcata delle rinnovabili è inarrestabile, ma questa è una vera e propria “conquista militare”: BayWa r.e., player globale nel settore delle energie rinnovabili, ha annunciato di aver trasformato due basi aeree inutilizzate e dismesse in Francia in parchi solari e terreni agricoli per l’allevamento di pecore. La società del Gruppo [...]

Tree-ticket: il concerto si paga in alberi

aprile 15, 2021

Tree-ticket: il concerto si paga in alberi

Un concerto in presenza, immersi in una foresta, per riavvicinare l’uomo alla natura attraverso la musica del violoncellista Mario Brunello e di Stefano Mancuso, con una differenza rispetto a qualsiasi altro concerto al mondo: l’accesso si paga in alberi, con il TreeTicket. L’esperimento si terrà a Malga Costa in Val di Sella, in Trentino, nella cornice della [...]

Ricerca Mastercard: la spesa post-Covid vira verso modelli più sostenibili

aprile 13, 2021

Ricerca Mastercard: la spesa post-Covid vira verso modelli più sostenibili

Secondo quanto emerge da una nuova ricerca di Mastercard incentrata sulla sostenibilità, a seguito della pandemia da Covid-19 sarebbe cresciuto in modo significativo il desiderio da parte di italiani ed europei di salvaguardare l’ambiente e miliardi di consumatori nel mondo sarebbero disposti ad adottare comportamenti “più responsabili“. Oltre la metà dei nostri connazionali (64% contro il [...]

Visualizza tutte le notizie dalle Aziende