Home » Internazionali »Politiche »Rassegna Stampa » Durban: si pensa già a Qatar 2012:

Durban: si pensa già a Qatar 2012

Il periodo “interlocutorio” apertosi dopo la conferenza di Copenhagen del 2009 non sembra mai finire. Nonostante la Conferenza delle Parti (COP17), si sia riunita solamente lunedì a Durban, in Sud Africa, e sia tutt’ora in corso, per negoziare un accordo sul clima che possa subentrare al Protocollo di Kyoto, in scadenza nel 2013, già si parla di quella successiva, dando per scontato un nulla di fatto.

Sarà infatti a Doha, in Qatar, il Paese che emette più CO2 pro-capite (53,4 tonnellate all’anno, tre volte quelle di un americano e 10 quelle di un cinese), la prossima Conferenza mondiale sui cambiamenti climatici, dal 26 novembre al 7 dicembre 2012. L’annuncio è arrivato dai rappresentanti dell’UNFCCC, la Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici (Unfccc).

Ma intanto, cosa sta succedendo a Durban? I telegiornali italiani, imepegnati a seguire gli “spread” e intercettare i silenzi del Governo Monti, ne raccontano poco e nulla, declassando mediaticamente l’evento a cronaca di un insuccesso annunciato. Del resto, non fa notizia che i Paesi ALBA (chi sono costoro? Venezuela, Cuba, Bolivia, Ecuador, Honduras, Nicaragua, Dominica, Saint Vincent e Grenadine, Antigua e Barbuda), abbiano mostrato grande preoccupazione per l’ipotesi di un periodo senza il Protocollo di Kyoto e abbiano chiesto di non dilungarsi in altri ritardi per un accordo fino al 2020.

Sempre a Durban il Wwf, la Ong Oxfam, e l’ International Chamber of Shipping (che rappresenta oltre l’80% della flotta mercantile mondiale) hanno avanzato la proposta di tagliare ulteriormente le emissioni di gas serra derivanti dal traffico marittimo internazionale (pari al 3% del totale), chiedendo all’Organizzazione Marittima Internazionale (Imo) una regolamentazione chiara attraverso incentivi e norme globali.

Intanto si definiscono tatticamente le posizioni dei diversi governi al tavolo dei negoziati, sia sul Protocollo di Kyoto che sull’accordo globale. Secondo alcuni osservatori scientifici citati dall’ANSA le due questioni potrebbero viaggiare sullo stesso binario: a quanto si dice potrebbe diventare “accettabile” un impegno sul prolungamento del Protocollo di Kyoto (in forma emendata) “in cambio di un impegno sul trattato globale” di lungo periodo.

L’Unione Europea sarebbe quindi pronta a un nuovo accordo sulla riduzione delle emissioni da realizzare per il 2020. Gli Usa (che non hanno mai ratificato il protocollo di Kyoto) si dicono invece contrari a un accordo che non includa i Paesi emergenti, come la Cina, principale rivale economico che, proprio pochi giorni fa, a sorpresa, ha bacchettato, tramite il proprio delegato, Stati Uniti e UE per il loro scarso impegno alla riduzione delle emissioni, magnificando le proprie azioni a sostegno del Pianeta. Sulla stessa linea degli americani sono trincerati Russia e Giappone, comunque contrari a un Kyoto 2. Sul Canada continua a girare la voce che possa uscire da Kyoto già quest’anno. Mentre i Paesi ALBA (ancora loro) hanno ricordato umilmente ai Paesi sviluppati di assumersi le responsabilità per le maggiori emissioni del passato, e hanno chiesto di riaprire il dibattito sul Fondo Verde per il Clima (100 miliardi di dollari all’anno entro il 2020), misteriosamente finito fuori dai temi in discussione.

Benedetta Musso

Share and Enjoy:
  • Print
  • PDF
  • email
  • Facebook
  • Google Bookmarks
  • del.icio.us
  • Digg
  • Twitter
  • LinkedIn
  • Current
  • Wikio IT
  • Netvibes
  • Live


PARLA CON LA NOSTRA REDAZIONE

Newsletter settimanale


Notizie dalle aziende

Amazon Sustainability Accelerator: al via la seconda edizione per le start up

febbraio 9, 2023

Amazon Sustainability Accelerator: al via la seconda edizione per le start up

Si è aperta oggi, 9 febbraio 2023, la seconda edizione dell’Amazon Sustainability Accelerator, il programma rivolto alle startup nella fase Early Stage focalizzate sulla sostenibilità. Lanciato da Amazon, EIT Climate-KIC (l’hub europeo per l’innovazione in materia di clima) e WRAP (una delle principali ONG britanniche impegnate nel contrasto al cambiamento climatico), Accelerator è aperto alle startup che stanno creando [...]

Rapporto Deloitte “Digital Green Evolution”: nel 2022 gli smartphone genereranno 146 milioni di tonnellate di CO2

marzo 14, 2022

Rapporto Deloitte “Digital Green Evolution”: nel 2022 gli smartphone genereranno 146 milioni di tonnellate di CO2

Di fronte ad un numero di dispositivi che ormai nel complesso supera la popolazione mondiale, cresce l’attenzione ai temi della sostenibilità e degli impatti ambientali derivanti dalla produzione, dall’uso e dallo smaltimento dei “telefonini“, i device di più comune utilizzo sia tra giovani che adulti. A evidenziare la criticità di questi numeri è intervenuto il [...]

Matteo Viviani, una iena in verde a caccia di greenwashing

ottobre 29, 2021

Matteo Viviani, una iena in verde a caccia di greenwashing

L’ambiente e il clima sono ormai diventati temi “mainstream”. Anche se pochissimi fanno, tutti ne parlano! Soprattutto le aziende, che hanno intercettato da tempo la crescente attenzione di consumatori sempre più critici e sensibili all’ecosostenibilità di prodotti e servizi.  Vi viene in mente un’azienda che oggi non si dica in qualche modo “green” o “ecofriendly”? [...]

“L’Adieu des glaciers”: al Forte di Bard le trasformazioni dei ghiacciai alpini

giugno 18, 2021

“L’Adieu des glaciers”: al Forte di Bard le trasformazioni dei ghiacciai alpini

“L’Adieu des glaciers: ricerca fotografica e scientifica” è un progetto prodotto dal Forte di Bard, che intende proporre un viaggio iconografico e scientifico progressivo tra i ghiacciai dei principali Quattromila della Valle d’Aosta per raccontare, anno dopo anno, la storia delle loro trasformazioni. L’iniziativa, che ha un orizzonte temporale di quattro anni, ha iniziato la sua [...]

Quando le rinnovabili conquistano le basi militari: il caso francese di BayWa r.e.

aprile 19, 2021

Quando le rinnovabili conquistano le basi militari: il caso francese di BayWa r.e.

Ormai è noto che la cavalcata delle rinnovabili è inarrestabile, ma questa è una vera e propria “conquista militare”: BayWa r.e., player globale nel settore delle energie rinnovabili, ha annunciato di aver trasformato due basi aeree inutilizzate e dismesse in Francia in parchi solari e terreni agricoli per l’allevamento di pecore. La società del Gruppo [...]

Tree-ticket: il concerto si paga in alberi

aprile 15, 2021

Tree-ticket: il concerto si paga in alberi

Un concerto in presenza, immersi in una foresta, per riavvicinare l’uomo alla natura attraverso la musica del violoncellista Mario Brunello e di Stefano Mancuso, con una differenza rispetto a qualsiasi altro concerto al mondo: l’accesso si paga in alberi, con il TreeTicket. L’esperimento si terrà a Malga Costa in Val di Sella, in Trentino, nella cornice della [...]

Ricerca Mastercard: la spesa post-Covid vira verso modelli più sostenibili

aprile 13, 2021

Ricerca Mastercard: la spesa post-Covid vira verso modelli più sostenibili

Secondo quanto emerge da una nuova ricerca di Mastercard incentrata sulla sostenibilità, a seguito della pandemia da Covid-19 sarebbe cresciuto in modo significativo il desiderio da parte di italiani ed europei di salvaguardare l’ambiente e miliardi di consumatori nel mondo sarebbero disposti ad adottare comportamenti “più responsabili“. Oltre la metà dei nostri connazionali (64% contro il [...]

Visualizza tutte le notizie dalle Aziende