Home » Pratiche » Pasciuto: “Aumentano le patologie legate all’ambiente. Non si può più far finta di niente”:

Pasciuto: “Aumentano le patologie legate all’ambiente. Non si può più far finta di niente”

giugno 5, 2014 Pratiche

“Le patologie legate a fattori ambientali sono in aumento. Non si può più continuare a far finta di niente”. Antonio Maria Pasciuto è uno dei medici italiani maggiormente impegnati sul fronte della medicina ambientale: su questi temi si è specializzato in Germania e ha fondato l’associazione Assimas, con la quale fa divulgazione – è intervenuto come relatore al 4° Workshop Nazionale IMAGE, che si è chiuso venerdì 23 maggio a Torino – e organizza corsi di formazione per i colleghi. In occasione della Giornata mondiale dell’ambiente, abbiamo provato a capire con lui che cos’è la medicina ambientale e in che modo l’ambiente in cui viviamo può influire sulla nostra salute, ma anche perché fino ad oggi i medici non hanno preso seriamente in considerazione questi aspetti in fase di diagnosi e cura delle malattie.

D) Che cosa fa di preciso la medicina ambientale?

R) La novità che stiamo portando in Italia è la medicina ambientale clinica, grazie alla quale, se per esempio scopro della diossina nel latte materno, non mi fermo a misure preventive di sanità pubblica verso le madri, ma mi preoccupo anche di capire quali possono essere le cause ambientali che hanno portato a una concentrazione della sostanza nel latte di quella mamma. Di fronte al paziente, ci si fanno domande sui fattori legati all’ambiente e poi si va più a fondo, attraverso analisi di laboratorio, ma anche monitoraggio ambientale sul campo. Così, si può cambiare la qualità della vita dei pazienti, ma cambia anche la professione medica: non ci si limita a prescrivere un farmaco, ma si ha l’ambizione di cercare le cause di una patologia, facendo allo stesso tempo anche prevenzione.

D) Quali sono le principali patologie legate a cause ambientali?

R) Sono in notevole aumento allergie, tumori, cardiopatie, sensibilità chimica multipla, fibromialgie, ma anche disturbi funzionali come quelli metabolici e digestivi. Inoltre, stanno crescendo anche le patologie autoimmuni, come la celiachia o la tiroidite. Si tratta in tutti i casi di patologie pluri-causali: basti pensare che ognuno di noi incontra tutti i giorni 500 sostanze chimiche nuove, sconosciute all’organismo fino a 30 o 40 anni fa. In passato alla base di molte malattie c’era il carico virale e batterico, oggi a prevalere è il carico ambientale. Metalli pesanti, ftalati, conservanti, composti chimici tossici appesantiscono l’organismo e diminuiscono la sua capacità reattiva: se il nostro corpo non riesce a liberarsi da queste zavorre, si trova indebolito.

D) In che modo, nella vita di tutti i giorni, possiamo cercare di prevenire queste conseguenze negative per la nostra salute?

R) Il primo passo è la consapevolezza: informarsi, prendere familiarità con le sostanze tossiche pericolose che ci circondano, e adottare poi alcuni accorgimenti. Per esempio: non dormire con il cellulare acceso sul comodino per evitare l’esposizione alle onde elettromagnetiche durante il sonno, non acquistare cibi in contenitori di plastica, che possono far passare molecole del packaging agli alimenti, fare attenzione nell’acquisto dei vestiti – le camicie che non si stirano, per esempio, vanno evitate perché contengono formaldeide-. Nella letteratura scientifica le patologie di cui parlavo prima hanno una forte correlazione con l’ambiente: adesso queste cose si sanno, non si può più far finta di niente. Accanto all’informazione dei cittadini, è necessario anche formare i medici, affinché nelle diagnosi tengano conto di queste conoscenze. Con la mia associazione abbiamo organizzato corsi a Milano, Roma e Bolzano, l’anno prossimo arriveremo anche a Torino. Certe correlazioni si possono indagare in laboratorio: sappiamo tutti che il morbo di Parkinson, per esempio, è legato all’esposizione a pesticidi e metalli pesanti, di questo si deve tenere conto in fase di diagnosi.

D) Perché fino ad oggi i medici hanno ignorato queste conoscenze?

R) I medici fanno difficoltà perché non ricevono una formazione su questi aspetti, di cui però penso che dovranno occuparsi presto grazie alla spinta che viene dal basso. In Germania c’è una maggiore consapevolezza, si fa più informazione nei cittadini, che spingono i dottori a prendere in considerazione i fattori ambientali. Anche in Italia osservo comunque una crescita di interesse e i laboratori si stanno organizzando per eseguire analisi di questo tipo.

Veronica Ulivieri

Share and Enjoy:
  • Print
  • PDF
  • email
  • Facebook
  • Google Bookmarks
  • del.icio.us
  • Digg
  • Twitter
  • LinkedIn
  • Current
  • Wikio IT
  • Netvibes
  • Live


PARLA CON LA NOSTRA REDAZIONE

Newsletter settimanale


Notizie dalle aziende

Amazon Sustainability Accelerator: al via la seconda edizione per le start up

febbraio 9, 2023

Amazon Sustainability Accelerator: al via la seconda edizione per le start up

Si è aperta oggi, 9 febbraio 2023, la seconda edizione dell’Amazon Sustainability Accelerator, il programma rivolto alle startup nella fase Early Stage focalizzate sulla sostenibilità. Lanciato da Amazon, EIT Climate-KIC (l’hub europeo per l’innovazione in materia di clima) e WRAP (una delle principali ONG britanniche impegnate nel contrasto al cambiamento climatico), Accelerator è aperto alle startup che stanno creando [...]

Rapporto Deloitte “Digital Green Evolution”: nel 2022 gli smartphone genereranno 146 milioni di tonnellate di CO2

marzo 14, 2022

Rapporto Deloitte “Digital Green Evolution”: nel 2022 gli smartphone genereranno 146 milioni di tonnellate di CO2

Di fronte ad un numero di dispositivi che ormai nel complesso supera la popolazione mondiale, cresce l’attenzione ai temi della sostenibilità e degli impatti ambientali derivanti dalla produzione, dall’uso e dallo smaltimento dei “telefonini“, i device di più comune utilizzo sia tra giovani che adulti. A evidenziare la criticità di questi numeri è intervenuto il [...]

Matteo Viviani, una iena in verde a caccia di greenwashing

ottobre 29, 2021

Matteo Viviani, una iena in verde a caccia di greenwashing

L’ambiente e il clima sono ormai diventati temi “mainstream”. Anche se pochissimi fanno, tutti ne parlano! Soprattutto le aziende, che hanno intercettato da tempo la crescente attenzione di consumatori sempre più critici e sensibili all’ecosostenibilità di prodotti e servizi.  Vi viene in mente un’azienda che oggi non si dica in qualche modo “green” o “ecofriendly”? [...]

“L’Adieu des glaciers”: al Forte di Bard le trasformazioni dei ghiacciai alpini

giugno 18, 2021

“L’Adieu des glaciers”: al Forte di Bard le trasformazioni dei ghiacciai alpini

“L’Adieu des glaciers: ricerca fotografica e scientifica” è un progetto prodotto dal Forte di Bard, che intende proporre un viaggio iconografico e scientifico progressivo tra i ghiacciai dei principali Quattromila della Valle d’Aosta per raccontare, anno dopo anno, la storia delle loro trasformazioni. L’iniziativa, che ha un orizzonte temporale di quattro anni, ha iniziato la sua [...]

Quando le rinnovabili conquistano le basi militari: il caso francese di BayWa r.e.

aprile 19, 2021

Quando le rinnovabili conquistano le basi militari: il caso francese di BayWa r.e.

Ormai è noto che la cavalcata delle rinnovabili è inarrestabile, ma questa è una vera e propria “conquista militare”: BayWa r.e., player globale nel settore delle energie rinnovabili, ha annunciato di aver trasformato due basi aeree inutilizzate e dismesse in Francia in parchi solari e terreni agricoli per l’allevamento di pecore. La società del Gruppo [...]

Tree-ticket: il concerto si paga in alberi

aprile 15, 2021

Tree-ticket: il concerto si paga in alberi

Un concerto in presenza, immersi in una foresta, per riavvicinare l’uomo alla natura attraverso la musica del violoncellista Mario Brunello e di Stefano Mancuso, con una differenza rispetto a qualsiasi altro concerto al mondo: l’accesso si paga in alberi, con il TreeTicket. L’esperimento si terrà a Malga Costa in Val di Sella, in Trentino, nella cornice della [...]

Ricerca Mastercard: la spesa post-Covid vira verso modelli più sostenibili

aprile 13, 2021

Ricerca Mastercard: la spesa post-Covid vira verso modelli più sostenibili

Secondo quanto emerge da una nuova ricerca di Mastercard incentrata sulla sostenibilità, a seguito della pandemia da Covid-19 sarebbe cresciuto in modo significativo il desiderio da parte di italiani ed europei di salvaguardare l’ambiente e miliardi di consumatori nel mondo sarebbero disposti ad adottare comportamenti “più responsabili“. Oltre la metà dei nostri connazionali (64% contro il [...]

Visualizza tutte le notizie dalle Aziende