Basta volantinaggio e riunioni inutili, esistono newsletter e telelavoro!
Quante volte vi sarà capitato di vedere ragazzi (generalmente giovani studenti o immigrati) che girano instancabilmente per città e campagne con grandi zaini o trolley pieni di volantini a riempire le buche delle lettere di case e condomini… Anche in barba all’”articolo 23 del decreto legislativo 196/2003“, come recitano le targhette che rifiutano esplicitamente la pubblicità, e che prevedono nientemeno che la denuncia al Garante per la protezione dei dati personali e l’obbligo, per i trasgressori, di pagare le sanzioni previste a norma di legge.
E’una delle tante pratiche di “marketing anacronistico” che sopravvivono nel 2016 (grazie anche al digital divide e alla bassa informatizzazione della popolazione italiana più anziana), insieme ai martellanti call center delle compagine telefoniche, che riuscirebbero a portare all’esasperazione anche un buddha. Con l’aggravante, nel caso dei volantini, di produrre montagne di carta gettata nella spazzatura prima ancora di essere letta. Carta generalmente di bassissima qualità (ovviamente non certificata) e ricoperta di inchiostri coloratissimi della peggior specie.
E che dire della mole di riunioni aziendali palesemente inutili, con manager e dipendenti spostati da una parte all’altra d’Italia (o del mondo) in auto, treno o, peggio, aereo, per incontri che non giovano minimamente della presenza fisica dei partecipanti, ma finiscono per decadere in uno stanco rito celebrato da persone stanche per il viaggio. Assurdità, in questo caso, di una “comunicazione interna” datata o di un team building frainteso.
Eppure newsletter e telelavoro non sono nati ieri. Videoconferenze, chat, Skype e altri servizi potrebbero già oggi evitare un bel po’di smog nelle città. Mentre, per chi non l’avesse mai provati, servizi come Newsletter2Go consentono di creare e inviare email di tipo professionale in maniera completamente automatizzata, scegliendo tra format “responsivi” già disegnati e personalizzabili. Il leader tedesco dell’email marketing – a cui già si appoggiano grandi aziende come L’Oreal o Deutsche Telekom – regala per altro, a tutti gli utenti, fino a 1.000 email gratis al mese. Si tratta di software online pensati appunto per imprese, associazioni, enti pubblici, organizzatori di eventi, gestori e-commerce e tutti coloro che intendono attivare campagne di comunicazione non invasive, che consentano, oltretutto, di analizzare i risultati delle spedizioni e ottimizzare i tassi di risposta (grazie alle statistiche in tempo reale), invece che sprecare tonnellate di carta inutili.