Home » Bollettino Europa »Rubriche » Al G20 Cina e USA ratificano l’accordo di Parigi. Ma la vera sfida è la “finanza verde”:

Al G20 Cina e USA ratificano l’accordo di Parigi. Ma la vera sfida è la “finanza verde”

settembre 5, 2016 Bollettino Europa, Rubriche

Per la prima volta la Cina ospita una riunione del G20. E quello che si è aperto ieri nella città di Hangzhou non è un incontro come tutti gli altri fra le nazioni più potenti del pianeta – che rappresentano il 90% del prodotto interno lordo mondiale, l’80% del commercio e i 2/3 della popolazione. Almeno sotto il profilo della politica ambientale. Visto che cambiamenti climatici e finanza verde sono due dei temi caldi all’ordine del giorno del summit.

In primo luogo USA e Cina hanno ratificato l’Accordo di Parigi, facendo da traino all’impegno delle altre potenze. Il presidente cinese Xi Jinping e quello degli Stati Uniti, Barack Obama hanno simbolicamente consegnato i rispettivi documenti al segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon. I due Stati sono oggi i maggiori contribuenti al cambiamento climatico in termini di emissioni di gas serra e il loro impegno congiunto ha permesso alla COP21 di fare passi avanti nei negoziati internazionali. Il segretario generale delle Nazioni unite si è detto, infatti, “ottimista” per l’entrata in vigore del trattato entro la fine dell’anno.

Ma gli esperti avvertono: bisogna fare uno sforzo maggiore per passare a un’economia verde, a basse emissioni di carbonio, in particolare nelle aree di espansione energetica a carbone. I paesi del G20 sono responsabili del 75% delle emissioni globali, e le loro emissioni di gas serra legate all’energia sono aumentate del 56% dal 1990 al 2013. Inoltre, con la Repubblica Popolare che rappresenta ancora più della metà del consumo di carbone a livello globale, e gli Stati del G20 finora impegnati solo a un sesto dei tagli delle emissioni necessari per mantenere la temperatura globale a “al di sotto di 2 gradi Celsius”, la strada appare ancora in salita.

Per poter mantenere le promesse fatte con l’Accordo di Parigi i Paesi membri del G20 dovranno quindi ridurre di sei volte le loro emissioni climalteranti entro il 2030. È quanto rivela il rapporto pubblicato da Climate Transparency proprio in vista del vertice. Il documento dal titolo “Brown to Green: Assessing the G20 transition to a low-carbon economy è stato realizzato da un gruppo di esperti internazionali ed esamina una serie di indicatori dell’azione climatica – tra cui l’attrattività degli investimenti, gli investimenti nelle energie rinnovabili, la politica climatica, l’intensità del carbone nei settori dell’energia e dell’elettricità – nelle economie del G20 restituendo una sorta di pagella sul lavoro svolto finora e incitando le venti potenze a incrementare sforzi e impegni.

Naturalmente per garantire gli obiettivi dell’accordo di Parigi è necessario sostenere la transizione energetica per rendere così possibile la decarbonizzazione affrontando con decisione la questione dei sussidi ai combustibili fossili, che vanno eliminati entro il 2020. Solo nel 2014, sono stati spesi globalmente circa 500 miliardi di dollari a sostegno dell’uso di queste fonti al posto di investimenti in rinnovabili nel settore energetico. Oltre a incoraggiare i finanziamenti privati a favore di investimenti sostenibili, inoltre, i leader dovrebbero anche adottare misure per far sì che la finanza e l’economia debbano tenere conto dei rischi ambientali e sociali connessi con il cambiamento climatico, con la perdita di biodiversità e con il degrado delle risorse naturali.

Un buon esempio di finanza green sembra venire proprio da uno dei Paesi del G20, la Francia, che lancerà le sue prime “obbligazioni verdi” (green bond) nel 2017, per finanziare gli investimenti ambientali nel rispetto delle condizioni di mercato, controllati e tracciati. Lo hanno dichiarato venerdì 2 settembre i ministeri dell’ambiente e dell’economia. Un green bond è un prestito finanziario emesso sul mercato, che a differenza di uno convenzionale viene utilizzato solo per progetti che contribuiscono alla transizione ecologica, in particolare infrastrutture legate a energie rinnovabili, efficienza energetica, la gestione sostenibile dei rifiuti e dell’acqua, l’uso sostenibile del territorio, trasporti puliti, adattamento ai cambiamenti climatici. Lo scorso aprile, il presidente Francois Hollande aveva già preannunciato che la Francia sarebbe diventato il primo paese europeo a emettere obbligazioni verdi. “Parigi potrebbe diventare leader nella finanza verde”, si era sbilanciato ad affermare Pascal Canfin, ex ministro diventato direttore generale di WWF France. Per definire i termini di emissione di tali obbligazioni, che faranno parte del programma di finanziamenti statali attuato dall’Agence France Trésor per il 2017, sarà istituito un gruppo di lavoro interdipartimentale.

I segnali incoraggianti dunque ci sono: come registrato dal rapporto del WWF “15 Signals: Evidence the Energy Transition is Underwayla transizione energetica verso le rinnovabili è in corso ed è inarrestabile: la preoccupazione dell’associazione ambientalista è che sia abbastanza rapida da permettere di limitare il cambiamento climatico.

Beatrice Credi

Share and Enjoy:
  • Print
  • PDF
  • email
  • Facebook
  • Google Bookmarks
  • del.icio.us
  • Digg
  • Twitter
  • LinkedIn
  • Current
  • Wikio IT
  • Netvibes
  • Live


PARLA CON LA NOSTRA REDAZIONE

Newsletter settimanale


Notizie dalle aziende

Amazon Sustainability Accelerator: al via la seconda edizione per le start up

febbraio 9, 2023

Amazon Sustainability Accelerator: al via la seconda edizione per le start up

Si è aperta oggi, 9 febbraio 2023, la seconda edizione dell’Amazon Sustainability Accelerator, il programma rivolto alle startup nella fase Early Stage focalizzate sulla sostenibilità. Lanciato da Amazon, EIT Climate-KIC (l’hub europeo per l’innovazione in materia di clima) e WRAP (una delle principali ONG britanniche impegnate nel contrasto al cambiamento climatico), Accelerator è aperto alle startup che stanno creando [...]

Rapporto Deloitte “Digital Green Evolution”: nel 2022 gli smartphone genereranno 146 milioni di tonnellate di CO2

marzo 14, 2022

Rapporto Deloitte “Digital Green Evolution”: nel 2022 gli smartphone genereranno 146 milioni di tonnellate di CO2

Di fronte ad un numero di dispositivi che ormai nel complesso supera la popolazione mondiale, cresce l’attenzione ai temi della sostenibilità e degli impatti ambientali derivanti dalla produzione, dall’uso e dallo smaltimento dei “telefonini“, i device di più comune utilizzo sia tra giovani che adulti. A evidenziare la criticità di questi numeri è intervenuto il [...]

Matteo Viviani, una iena in verde a caccia di greenwashing

ottobre 29, 2021

Matteo Viviani, una iena in verde a caccia di greenwashing

L’ambiente e il clima sono ormai diventati temi “mainstream”. Anche se pochissimi fanno, tutti ne parlano! Soprattutto le aziende, che hanno intercettato da tempo la crescente attenzione di consumatori sempre più critici e sensibili all’ecosostenibilità di prodotti e servizi.  Vi viene in mente un’azienda che oggi non si dica in qualche modo “green” o “ecofriendly”? [...]

“L’Adieu des glaciers”: al Forte di Bard le trasformazioni dei ghiacciai alpini

giugno 18, 2021

“L’Adieu des glaciers”: al Forte di Bard le trasformazioni dei ghiacciai alpini

“L’Adieu des glaciers: ricerca fotografica e scientifica” è un progetto prodotto dal Forte di Bard, che intende proporre un viaggio iconografico e scientifico progressivo tra i ghiacciai dei principali Quattromila della Valle d’Aosta per raccontare, anno dopo anno, la storia delle loro trasformazioni. L’iniziativa, che ha un orizzonte temporale di quattro anni, ha iniziato la sua [...]

Quando le rinnovabili conquistano le basi militari: il caso francese di BayWa r.e.

aprile 19, 2021

Quando le rinnovabili conquistano le basi militari: il caso francese di BayWa r.e.

Ormai è noto che la cavalcata delle rinnovabili è inarrestabile, ma questa è una vera e propria “conquista militare”: BayWa r.e., player globale nel settore delle energie rinnovabili, ha annunciato di aver trasformato due basi aeree inutilizzate e dismesse in Francia in parchi solari e terreni agricoli per l’allevamento di pecore. La società del Gruppo [...]

Tree-ticket: il concerto si paga in alberi

aprile 15, 2021

Tree-ticket: il concerto si paga in alberi

Un concerto in presenza, immersi in una foresta, per riavvicinare l’uomo alla natura attraverso la musica del violoncellista Mario Brunello e di Stefano Mancuso, con una differenza rispetto a qualsiasi altro concerto al mondo: l’accesso si paga in alberi, con il TreeTicket. L’esperimento si terrà a Malga Costa in Val di Sella, in Trentino, nella cornice della [...]

Ricerca Mastercard: la spesa post-Covid vira verso modelli più sostenibili

aprile 13, 2021

Ricerca Mastercard: la spesa post-Covid vira verso modelli più sostenibili

Secondo quanto emerge da una nuova ricerca di Mastercard incentrata sulla sostenibilità, a seguito della pandemia da Covid-19 sarebbe cresciuto in modo significativo il desiderio da parte di italiani ed europei di salvaguardare l’ambiente e miliardi di consumatori nel mondo sarebbero disposti ad adottare comportamenti “più responsabili“. Oltre la metà dei nostri connazionali (64% contro il [...]

Visualizza tutte le notizie dalle Aziende