Regis Motors: a Biella si produce Epic0, il furgoncino elettrico per l’ultimo miglio
Regis non è solo un marchio, è il nome di una famiglia, che dopo 40 anni di esperienza nel settore automotive, diventa oggi protagonista della transizione alla mobilità elettrica. Roberto e i figli Fabrizio e Cristiano hanno voluto intraprendere una nuova sfida e investire su un futuro a zero emissioni proponendo sul mercato nazionale e internazionale un prodotto innovativo come il piccolo EpicO: un veicolo compatto per il trasporto merci dell’ultimo miglio, per la raccolta rifiuti delle multiutility, ma anche per diversi altri utilizzi, adatti a PMI e artigiani che si debbano confrontare con le restrizioni di accesso ai centri urbani e alle ZTL.
Questa nuova sfida del Made in Italy parte, con coraggio, a Biella, in Piemonte, un tempo capitale del tessile di altissima qualità, ma ormai da decenni territorio in forte crisi occupazionale e sociale, alla ricerca di una nuova identità. Nel 2009 la famiglia Regis inizia a guardare con grande attenzione alla meccatronica, per dimostrare di essere in grado di andare oltre la realizzazione di componenti ed arrivare ad un prodotto finito. In questo contesto, il biellese assume un significato imprenditoriale, oltre che affettivo, legato alla presenza in loco di una manodopera fortemente qualificata e specializzata in ambito sia meccanico che meccatronico. Il che significa poter fare riferimento ad una filiera di fornitori locali per almeno il 40% del fabbisogno produttivo, quasi fantascienza in tempi di delocalizzazione e globalizzazione. Così un prodotto innovativo del settore automotive può anche contare, come “ai vecchi tempi” su una buona componente “a chilometro zero”.
La Mecaprom Motors Srl, titolare del marchio Regis-Motors, in una filiera mondiale dominata da soluzioni per il trasporto delle persone decide dunque di virare traiettoria e puntare sul trasporto delle merci. Una nicchia di mercato con enorme potenziale di sviluppo, ma poco seguita dal mondo automotive. Eppure sul versante ecologico il trasporto merci è responsabile – secondo i dati della European Environment Agency – di quasi un 30% delle emissioni nocive in atmosfera e, all’interno di questo dato, il trasporto merci leggere arriva a sua volta a pesare quasi il 10%. Per questo nei grandi centri metropolitani sono già in essere, da tempo, limiti e divieti di accesso e circolazione per i veicoli termici. Ma le soluzioni alternative sul mercato ad oggi non sono ancora molte.
La scelta di Regis è quella di contribuire a “decarbonizzare l’ultimo miglio” negli spazi urbani offrendo un’alternativa efficace e accessibile a imprese e artigiani. “Abbiamo quattro mercati di riferimento – ci spiega il direttore commerciale Paolo Guaschi – a cominciare da quello delle PMI, artigiani e liberi professionisti; poi le flotte di grandi aziende e del noleggio a lungo termine; le pubbliche amministrazioni impegnate nella raccolta rifiuti e nei servizi ambientali; e infine gli operatori per gli allestimenti”. Un target piuttosto ampio, che tocca i principali city users, operatori che rispetto al normale cittadino non si limitano a partire dal punto A per arrivare al punto B, ma sono spesso in movimento. Pensiamo alle consegne dei farmaci, dove si fa tappa in tutti i siti interessati, così come per il cibo, settore che ha visto, negli ultimi tempi, una crescita esponenziale del food delivery.
Ma “l’ultimo miglio” non è solo alimentare o farmaceutico è anche servizi ecologici. “Per questo abbiamo pensato, oltre alla cella frigorifera, anche all’allestimento con la vasca per i rifiuti” precisa Guaschi. Un aspetto importante, visto che nelle nostre piazze e strade storiche, ammirate in tutto il mondo per il fascino artistico, può ancora capitare di incrociare mezzi di società “ecologiche” con motori obsoleti, che diffondono uno spesso, denso e malsano fumo nero, oltre ad un rumore insopportabile. “Abbiamo 6 versioni disponibili di EpicO, che ci permettono di rivolgerci a più mercati – prosegue il direttore commerciale – pensiamo ai villaggi turistici, dove l’impatto ambientale e l’ingombro è fondamentale oppure ai parchi cittadini dove non è pensabile far viaggiare un mezzo da 35 quintali a gasolio!”.
Il risultato è un veicolo che, a seconda del modello, può fare i 50 o i 75 km/h, con un’autonomia reale che va dai 120 ai 160 km (a seconda della combinazione tra capacità del pacco batteria e velocità massima) e una portata di carico dai 400 ai 700 kg. La ricarica si può fare in 5 ore, ma c’è anche a disposizione il caricabatterie che riesce a permettere una alimentazione completa in due ore e mezza. Caratteristiche che rendono possibile completare un turno di lavoro in ambito urbano.
C’è molto da lavorare, anche con le pubbliche amministrazioni: “Qualcosa si sta muovendo – spiega il manager di Regis – anche perché nel pubblico ci sono appunto tanti mezzi obsoleti. In Piemonte sono stati pubblicati dei bandi per rinnovare le flotte aziendali con degli incentivi maggiori per i veicoli elettrici. Ma anche a livello nazionale, fortunatamente, ci sono oggi misure generose a favore della mobilità elettrica”. Su questo veicolo, ad esempio, oggi ci sono oggi 3.000 euro (4.000 con rottamazione) di incentivo statale.
Oltre a migliorare la qualità dell’aria, nei centri urbani serve per altro decongestionare il traffico, con la presenza in strada di veicoli più leggeri e più agili. Guaschi sintetizza il tema: “Prima si trasportavano grandi volumi, ora più piccoli, anche se con frequenza maggiore, ma è diverso farlo con mezzi da 35 quintali, 5 metri di lunghezza e 2 di larghezza rispetto al nostro che arriva a 3,7 metri di lunghezza e 1,5 di larghezza! A dicembre presenteremo una versione ancora più compatta da 3,50 metri con carico da 400 kg! Un pick up con scocca in acciaio (unico nel suo genere, NdR) che può essere aperto o chiuso”.
Tra le novità che annuncia il manager c’è però anche una versione per allungare le tratte: “Stiamo studiando soluzioni più grandi, non solo omologate L7 ma anche N1. Si tratta di aumentare leggermente le dimensioni ma in questo modo sarà possibile percorrere anche le tangenziali o le autostrade, non concesse ai quadricicli della categoria L7”. La novità di EpicO in versione N1 sarà presentata tra febbraio/marzo e sarà un bel passo avanti: “Purtroppo siamo stati rallentati dall’emergenza sanitaria – conclude Guaschi – ma ora è iniziata la produzione vera e propria. Stiamo lavorando di più con l’estero che con l’Italia: negli altri Paesi (Olanda, Inghilterra, Svezia, Svizzera, Francia, ma anche Portogallo, Romania, Grecia) se parli di elettrico salti tutte le problematiche ed arrivi subito al dunque!”. L’azienda comunque ha fiducia anche sugli sviluppi in ambito nazionale ed entro gennaio intende completare il processo di costituzione della rete di vendita per i principali capoluoghi.
Gian Basilio Nieddu