Home » Campioni d'Italia »Rubriche » Sikalindi: dal fico d’India fibre legnose per l’arredamento:

Sikalindi: dal fico d’India fibre legnose per l’arredamento

gennaio 29, 2014 Campioni d'Italia, Rubriche

Nella migliore versione della bioeconomia, tutti i materiali naturali rinnovabili, e in particolare quelli in eccesso, dovrebbero diventare il punto di partenza dei cicli di produzione. In Puglia, Sikalindi ci è riuscita con il fico d’India: da un mobilificio a conduzione familiare in provincia di Lecce è infatti nata un’azienda che realizza arredi utilizzando le fibre legnose di questi vegetali, molto diffusi nel Sud Italia. Trasformando così un problema – si tratta di piante infestanti che richiedono opere di sfoltimento – in una soluzione: tavoli, librerie, comodini, cornici, complementi d’arredo. “La materia prima è praticamente gratis: abbiamo accordi di potatura con chi ce l’ha nei terreni”, spiega Marco Rossetti, socio dell’azienda e responsabile commerciale.

“Tutto è cominciato otto anni fa, quando abbiamo fatto alcune sperimentazioni su materiali nuovi. Tra questi, abbiamo scelto il fico d’India: all’interno delle cladodi c’è una fibra legnosa molto bella e resistente”. Dopo molte prove per l’estrazione della fibra, nel 2006 viene depositata la richiesta di brevetto europeo. Per fare il piano di un tavolo, per esempio, servono solo poche pale, perché la fibra è presente in modo molto fitto all’interno della pianta. “La parte difficile del nostro lavoro non è tanto il reperire le pale di fico d’India, quanto piuttosto riuscire a tirare fuori la componente legnosa dalla pianta, lavorarla, prevalentemente a mano, rivestire i piani e levigarla fino a farla diventare liscia come un velluto”.

Ma come avviene di preciso la lavorazione? “La tecnica dell’estrazione, brevettata, consiste nel separare la parte legnosa da quella molle quando le cladodi sono ancora verdi. La fibra viene tirata fuori, essiccata all’aria e fatta stagionare. In questo modo diventa una maglia di legno con un disegno sempre diverso”. Un processo fondamentale, perché “quando invece una pianta di fico d’India secca, la spugna acquosa si decompone, facendo marcire anche la parte legnosa che così in gran parte si perde”. Anche dopo l’essiccazione, le altre lavorazioni sono in gran parte manuali. “Ogni singolo foglio di fibra, in questa fase viene osservato, selezionato e posato sul piano di legno come un tassello in cerca del suo accostamento naturale. In questo modo si forma un mosaico di foglie dalle venature imprevedibili che tratteggiano il piano con texture sempre differenti”. Dopo la sagomatura e l’assemblaggio dei diversi pannelli,  la fibra “viene trattata con prodotti speciali e resine impregnanti per legno che hanno lo scopo di preservare il materiale, conferirgli la resistenza meccanica e renderlo impermeabile. Usiamo prodotti a basso impatto ambientale, provenienti da aziende con certificazione Ambientale ISO 14001. Stiamo anche collaborando con il dipartimento di Ingegneria dei Materiali dell’Università del Salento per testare resine naturali”.

La nuova collezione,  firmata dal designer Sandro Santantonio, sarà lanciata ad aprile al Salone del Mobile di Milano. Oltre a tavoli, librerie e specchi, ci saranno anche oggetti per la casa, ma l’idea è di allargarsi pian piano alle sedute e al settore dell’illuminazione. Altro aspetto su cui si sta lavorando in questi mesi è l’ampliamento della rete di vendita: oltre che nello showroom di Lecce, aperto nel 2011, gli arredi Sikalindi sono venduti a Milano e Nizza, oltre che on line. Le aspettative per il futuro sono buone: “Stiamo iniziando a lavorare anche con l’estero, dagli Stati Uniti all’Asia, soprattutto attraverso la vendita di pannelli da assemblare sul posto”. Considerando il periodo di grande crisi, “le cose stanno andando bene”, grazie anche alla sensibilità crescente dei consumatori verso le tematiche ambientali: “I nostri prodotti hanno bisogno di una sensibilità particolare, tipica dei consumatori più consapevoli: sia per il materiale naturale che utilizziamo, sia perché il fico d’India è una pianta evocativa di un certo territorio”.

Veronica Ulivieri

Share and Enjoy:
  • Print
  • PDF
  • email
  • Facebook
  • Google Bookmarks
  • del.icio.us
  • Digg
  • Twitter
  • LinkedIn
  • Current
  • Wikio IT
  • Netvibes
  • Live


PARLA CON LA NOSTRA REDAZIONE

Newsletter settimanale


Notizie dalle aziende

Amazon Sustainability Accelerator: al via la seconda edizione per le start up

febbraio 9, 2023

Amazon Sustainability Accelerator: al via la seconda edizione per le start up

Si è aperta oggi, 9 febbraio 2023, la seconda edizione dell’Amazon Sustainability Accelerator, il programma rivolto alle startup nella fase Early Stage focalizzate sulla sostenibilità. Lanciato da Amazon, EIT Climate-KIC (l’hub europeo per l’innovazione in materia di clima) e WRAP (una delle principali ONG britanniche impegnate nel contrasto al cambiamento climatico), Accelerator è aperto alle startup che stanno creando [...]

Rapporto Deloitte “Digital Green Evolution”: nel 2022 gli smartphone genereranno 146 milioni di tonnellate di CO2

marzo 14, 2022

Rapporto Deloitte “Digital Green Evolution”: nel 2022 gli smartphone genereranno 146 milioni di tonnellate di CO2

Di fronte ad un numero di dispositivi che ormai nel complesso supera la popolazione mondiale, cresce l’attenzione ai temi della sostenibilità e degli impatti ambientali derivanti dalla produzione, dall’uso e dallo smaltimento dei “telefonini“, i device di più comune utilizzo sia tra giovani che adulti. A evidenziare la criticità di questi numeri è intervenuto il [...]

Matteo Viviani, una iena in verde a caccia di greenwashing

ottobre 29, 2021

Matteo Viviani, una iena in verde a caccia di greenwashing

L’ambiente e il clima sono ormai diventati temi “mainstream”. Anche se pochissimi fanno, tutti ne parlano! Soprattutto le aziende, che hanno intercettato da tempo la crescente attenzione di consumatori sempre più critici e sensibili all’ecosostenibilità di prodotti e servizi.  Vi viene in mente un’azienda che oggi non si dica in qualche modo “green” o “ecofriendly”? [...]

“L’Adieu des glaciers”: al Forte di Bard le trasformazioni dei ghiacciai alpini

giugno 18, 2021

“L’Adieu des glaciers”: al Forte di Bard le trasformazioni dei ghiacciai alpini

“L’Adieu des glaciers: ricerca fotografica e scientifica” è un progetto prodotto dal Forte di Bard, che intende proporre un viaggio iconografico e scientifico progressivo tra i ghiacciai dei principali Quattromila della Valle d’Aosta per raccontare, anno dopo anno, la storia delle loro trasformazioni. L’iniziativa, che ha un orizzonte temporale di quattro anni, ha iniziato la sua [...]

Quando le rinnovabili conquistano le basi militari: il caso francese di BayWa r.e.

aprile 19, 2021

Quando le rinnovabili conquistano le basi militari: il caso francese di BayWa r.e.

Ormai è noto che la cavalcata delle rinnovabili è inarrestabile, ma questa è una vera e propria “conquista militare”: BayWa r.e., player globale nel settore delle energie rinnovabili, ha annunciato di aver trasformato due basi aeree inutilizzate e dismesse in Francia in parchi solari e terreni agricoli per l’allevamento di pecore. La società del Gruppo [...]

Tree-ticket: il concerto si paga in alberi

aprile 15, 2021

Tree-ticket: il concerto si paga in alberi

Un concerto in presenza, immersi in una foresta, per riavvicinare l’uomo alla natura attraverso la musica del violoncellista Mario Brunello e di Stefano Mancuso, con una differenza rispetto a qualsiasi altro concerto al mondo: l’accesso si paga in alberi, con il TreeTicket. L’esperimento si terrà a Malga Costa in Val di Sella, in Trentino, nella cornice della [...]

Ricerca Mastercard: la spesa post-Covid vira verso modelli più sostenibili

aprile 13, 2021

Ricerca Mastercard: la spesa post-Covid vira verso modelli più sostenibili

Secondo quanto emerge da una nuova ricerca di Mastercard incentrata sulla sostenibilità, a seguito della pandemia da Covid-19 sarebbe cresciuto in modo significativo il desiderio da parte di italiani ed europei di salvaguardare l’ambiente e miliardi di consumatori nel mondo sarebbero disposti ad adottare comportamenti “più responsabili“. Oltre la metà dei nostri connazionali (64% contro il [...]

Visualizza tutte le notizie dalle Aziende