Home » Campioni d'Italia »Rubriche » Up Sens, la start up trentina che punta al “wellness dell’abitare”:

Up Sens, la start up trentina che punta al “wellness dell’abitare”

giugno 8, 2016 Campioni d'Italia, Rubriche

Misurare l’inquinamento dentro casa con un piccolo strumento, senza essere laureati o tecnici specializzati. E’ la promessa di UpSens, una start up innovativa, con base a Trento, che intende lanciare sul mercato dispositivi economici – meno di 200 euro – e facili da usare che permettano di valutare la qualità dell’ambiente casalingo e di lavoro. Il gruppo di ricercatori - Marco Facchini, Daniele Cortellazzi e Alfredo Maglione – guidati da Ketty Paller, fondatrice e CEO, di UpSens, nasce e si forma in Optoelettronica Italia, che nel 1995 diventa il primo spin-off della Divisione Microsistemi di FBK, la Fondazione Bruno Kessler (allora ITC-Irst).

Il collettivo ha ideato e sta realizzando i prototipi di Air e Wave: “Air - spiega Ketty Paller - è in grado di misurare il monossido di carbonio (CO), i VOC (composti organici volatili), la CO2 (con misura indiretta), l’umidità e la temperatura di casa“. In particolare i VOC (o COV in italiano) sono quei composti chimici particolarmente diffusi negli edifici residenziali, come il limonene, il toluene, e la formaldeide, “il più importante da un punto di vista tossicologico e mutageno”.

In pratica, anche se si parla molto poco di inquinamento indoor, dentro casa si nascondono una serie di inquinanti come i materiali da costruzione e gli arredi, ma anche i prodotti per la pulizia, i cosmetici, i deodoranti, i dispositivi di riscaldamento e molti altri. L’insieme di queste fonti può provocare seri problemi “dal disagio sensoriale, fino a gravi alterazioni dello stato di salute“, spiega Ketty, che ricorda come anche il monossido di carbonio, l’anidride carbonica e addirittura l’umidità possano causare allergie e problemi respiratori.

Non sono gli unici pericoli che rendono poco sane le nostre quattro mura, c’è da considerare anche lo smog elettromagnetico prodotto dagli elettrodomestici a iniziare dal router del WI FI, per passare ai cordless, al forno a microonde, televisori e schermi di computer. “Il nostro sensore Wave misura il livello dell’intensità del campo elettrico in un determinato punto della nostra abitazione – illustra il prodotto Ketty – in questo modo è possibile calcolare la distanza ottimale a cui è consigliabile porsi per ridurre il livello delle radiazioni. Wave è unico nel panorama di mercato perché non ha bisogno di collegarsi ad uno smartphone o altro dispositivo per funzionare”.

La filosofia della start up è chiara: strumenti non per operatori professionali, ma a disposizione di tutti (molto belli come design, tra l’altro), per rispondere all’esigenza di quello che Ketty definisce il wellness dell’abitare. Sulla scia del wellness della persona, “uno dei grandi mercati di oggi, 2 miliardi di euro l’anno senza contare quello del cibo sano, il wellness dell’abitare lo diventerà nei prossimi anni”. L’esigenza captata e studiata è quella di vivere e lavorare in ambienti salubri privi di polveri sottili, di emissioni elettromagnetiche, d’inquinanti derivati da vernici e materiali. Del resto “si vive l’80 % del tempo all’interno di edifici – casa, scuola, ufficio – dove sono presenti inquinanti, polveri e aria malsana. Mal di testa, asma, allergie e malattie respiratorie, ma anche tumori, sono spesso dovuti alla qualità dell’aria che respiriamo e all’inquinamento degli ambienti, indoor e outdoor, in cui viviamo”.

I sensori non risolvono il problema, ma sfornano la diagnosi utile per agire: “puntiamo alla creazione di una community per realizzare un data base che permetta di avere indicatori oggettivi – sottolinea Ketty – e ad un blog dove fornire le indicazioni per limitare l’inquinamento”. E’evidente l’interazione con settori come la bioedilizia.

Per poter produrre in serie Air, Wave (oggi prototipi) ed altri dispositivi il team UpSens dovrà però raccogliere altri finanziamenti, che intende trovare grazie ad una piattaforma di equity crowdfunding .Servono 195 mila euro per realizzare l’industrializzazione e fare il lancio di mercato – dice Ketty – ma il target di raccolta ottimale è fissato a 300 mila euro per accelerare i tempi e strutturare al meglio il lavoro. Pensiamo di arrivare  sul mercato italiano ad aprile 2017 prevalentemente con la vendita on line ma in un secondo momento vogliamo stringere accordi con la Grande Distribuzione perché siamo sicuri che molte persone che hanno minore cultura digitale sono comunque  interessate ai nostri sensori”.

Ketty e soci, intanto, pensano già a strumenti da utilizzare anche fuori casa. I loro dispositivi sono infatti modulari e ad una base comune si possono montare sensori specifici. Per farsi un’idea degli sviluppi, anche internazionali, di questo mercato delle “rilevazioni”, basta pensare ad un paese, come la Cina, dove il problema dell’inquinamento atmosferico è particolarmente critico e misurare l’aria diventerà se non obbligo, una necessità per i cittadini.

Gian Basilio Nieddu

 

Share and Enjoy:
  • Print
  • PDF
  • email
  • Facebook
  • Google Bookmarks
  • del.icio.us
  • Digg
  • Twitter
  • LinkedIn
  • Current
  • Wikio IT
  • Netvibes
  • Live

PARLA CON LA NOSTRA REDAZIONE

Newsletter settimanale


Notizie dalle aziende

Amazon Sustainability Accelerator: al via la seconda edizione per le start up

febbraio 9, 2023

Amazon Sustainability Accelerator: al via la seconda edizione per le start up

Si è aperta oggi, 9 febbraio 2023, la seconda edizione dell’Amazon Sustainability Accelerator, il programma rivolto alle startup nella fase Early Stage focalizzate sulla sostenibilità. Lanciato da Amazon, EIT Climate-KIC (l’hub europeo per l’innovazione in materia di clima) e WRAP (una delle principali ONG britanniche impegnate nel contrasto al cambiamento climatico), Accelerator è aperto alle startup che stanno creando [...]

Rapporto Deloitte “Digital Green Evolution”: nel 2022 gli smartphone genereranno 146 milioni di tonnellate di CO2

marzo 14, 2022

Rapporto Deloitte “Digital Green Evolution”: nel 2022 gli smartphone genereranno 146 milioni di tonnellate di CO2

Di fronte ad un numero di dispositivi che ormai nel complesso supera la popolazione mondiale, cresce l’attenzione ai temi della sostenibilità e degli impatti ambientali derivanti dalla produzione, dall’uso e dallo smaltimento dei “telefonini“, i device di più comune utilizzo sia tra giovani che adulti. A evidenziare la criticità di questi numeri è intervenuto il [...]

Matteo Viviani, una iena in verde a caccia di greenwashing

ottobre 29, 2021

Matteo Viviani, una iena in verde a caccia di greenwashing

L’ambiente e il clima sono ormai diventati temi “mainstream”. Anche se pochissimi fanno, tutti ne parlano! Soprattutto le aziende, che hanno intercettato da tempo la crescente attenzione di consumatori sempre più critici e sensibili all’ecosostenibilità di prodotti e servizi.  Vi viene in mente un’azienda che oggi non si dica in qualche modo “green” o “ecofriendly”? [...]

“L’Adieu des glaciers”: al Forte di Bard le trasformazioni dei ghiacciai alpini

giugno 18, 2021

“L’Adieu des glaciers”: al Forte di Bard le trasformazioni dei ghiacciai alpini

“L’Adieu des glaciers: ricerca fotografica e scientifica” è un progetto prodotto dal Forte di Bard, che intende proporre un viaggio iconografico e scientifico progressivo tra i ghiacciai dei principali Quattromila della Valle d’Aosta per raccontare, anno dopo anno, la storia delle loro trasformazioni. L’iniziativa, che ha un orizzonte temporale di quattro anni, ha iniziato la sua [...]

Quando le rinnovabili conquistano le basi militari: il caso francese di BayWa r.e.

aprile 19, 2021

Quando le rinnovabili conquistano le basi militari: il caso francese di BayWa r.e.

Ormai è noto che la cavalcata delle rinnovabili è inarrestabile, ma questa è una vera e propria “conquista militare”: BayWa r.e., player globale nel settore delle energie rinnovabili, ha annunciato di aver trasformato due basi aeree inutilizzate e dismesse in Francia in parchi solari e terreni agricoli per l’allevamento di pecore. La società del Gruppo [...]

Tree-ticket: il concerto si paga in alberi

aprile 15, 2021

Tree-ticket: il concerto si paga in alberi

Un concerto in presenza, immersi in una foresta, per riavvicinare l’uomo alla natura attraverso la musica del violoncellista Mario Brunello e di Stefano Mancuso, con una differenza rispetto a qualsiasi altro concerto al mondo: l’accesso si paga in alberi, con il TreeTicket. L’esperimento si terrà a Malga Costa in Val di Sella, in Trentino, nella cornice della [...]

Ricerca Mastercard: la spesa post-Covid vira verso modelli più sostenibili

aprile 13, 2021

Ricerca Mastercard: la spesa post-Covid vira verso modelli più sostenibili

Secondo quanto emerge da una nuova ricerca di Mastercard incentrata sulla sostenibilità, a seguito della pandemia da Covid-19 sarebbe cresciuto in modo significativo il desiderio da parte di italiani ed europei di salvaguardare l’ambiente e miliardi di consumatori nel mondo sarebbero disposti ad adottare comportamenti “più responsabili“. Oltre la metà dei nostri connazionali (64% contro il [...]

Visualizza tutte le notizie dalle Aziende