
«L’Aquila è la Pompei del XXI secolo. È il simbolo del degrado che sta affliggendo tutta l’Italia». Salvatore Settis, archeologo, storico dell’arte e direttore, per undici anni, della Scuola Normale di Pisa, è nel capoluogo abruzzese per presentare il suo ultimo libro, “Paesaggio Costituzione cemento. La battaglia per l'ambiente contro il degrado civile” (Einaudi). E sulla città distrutta dal sisma nel 2009 - e mai realmente ricostruita - il professore non ha dubbi: «E’ la metafora di un processo di degrado civile che nel degrado del patrimonio paesaggistico e culturale si incarna e si manifesta».
La situazione del centro storico aquilano parla da sola, anche in confronto ...