
Da mesi i climatologi del riscaldamento globale e i loro oppositori si combattono per riaffermare, i primi, la validità dei propri studi, i secondi, la possibilità di avervi accesso e di poterli confutare. A farne le spese è il pubblico di cittadini, che assiste attonito e riceve informazioni contrastanti e frammentarie.
Tutto è cominciato lo scorso novembre, quando sono state diffuse su internet più di 1.000 mail sottratte illegalmente dal server del Centro di Ricerca sul Clima (CRU) della University of East Anglia. Da questa corrispondenza sembra emergere che Phil Jones, capo della CRU, e alcuni suoi colleghi ...