“Green Week”, a Trento la nuova edizione del Festival della Green Economy
Nel futuro si potrà viaggiare a emissioni zero? È possibile ridurre la chimica in agricoltura? Come gestire i grandi flussi del turismo mondiale? Il “sistema moda” può essere effettivamente sostenibile? Quale impatto avrà la sostenibilità sul mondo della finanza? L’architettura sta affrontando in maniera adeguata le questioni relative al risparmio energetico e all’utilizzo di nuovi materiali meno impattanti? A queste e altre domande proverà a rispondere il Festival della Green Economy, che si svolgerà a Trento dal 28 febbraio al 1 marzo.
Promosso da ItalyPost, Fondazione Symbola, il settimanale Buone Notizie del Corriere della Sera, Università di Trento, Comune di Trento, Comune di Rovereto, MUSE-Museo delle Scienze, FBK-Fondazione Bruno Kessler e FEM-Fondazione Edmund Mach, in collaborazione con la Commissione Europea e il sostegno di LAGO SpA in veste di main partner, il Festival per l’edizione 2020 triplica la sua dimensione, chiamando a Trento ben 300 relatori, tra i più importanti esponenti dell’economia, della finanza, e delle istituzioni attenti ai temi della sostenibilità, per affrontare le questioni cruciali dell’economia verde in un totale di 60 eventi.
La kermesse da quest’anno vedrà un’importante novità: per la prima volta si articolerà in una parte generale – dedicata ai grandi temi dell’economia verde, come il cambiamento climatico, l’energia rinnovabile, la sfida della sostenibilità per le imprese, la svolta sostenibile del capitalismo – alla quale si affiancheranno sei cicli composti ciascuno da sette incontri, che si svolgeranno tra il pomeriggio di venerdì 28 febbraio e per l’intera giornata di sabato 29 febbraio. Ogni ciclo di convegni avrà una diversa area tematica – trasporti e mobilità, turismo, abbigliamento e tessile, edilizia e architettura, finanza, chimica verde e agricoltura – e vedrà la partecipazione di esperti del settore, ricercatori e docenti universitari, imprenditori, esponenti delle istituzioni, allo scopo di approfondire e discutere le più interessanti questioni legate all’economia verde.
Tra gli ospiti dell’edizione di quest’anno, dopo l’anteprima che si svolgerà a Rovereto e che vedrà protagonista Renato Mazzoncini, docente di Mobilty Infrastructure and Services al Politecnico di Milano e già amministratore delegato di Ferrovie dello Stato, il Festival vedrà protagonisti grandi nomi del dibattito sul tema della sostenibilità, tra i quali Enrico Giovannini, portavoce ASviS e docente di statistica economica presso l’Università di Roma “Tor Vergata”, Suor Alessandra Smerilli, consigliere dello Stato della Città del Vaticano, Ermete Realacci e Fabio Renzi, presidente e segretario generale Fondazione Symbola, Aldo Bonomi, sociologo e direttore AAster, Stefano Micelli, docente di Economia e gestione delle imprese all’Università Ca’ Foscari e presidente di Progetto Manifattura, Andrea Segrè, presidente della Fondazione Edmund Mach, Ettore Prandini, presidente nazionale Coldiretti, Aldo Cibic, fondatore di Cibicworkshop e docente di Design & Innovation alla Tongji University Shanghai e molti altri.
Nei tre giorni precedenti alla kermesse trentina, dal 25 al 27 febbraio, la “Green Week” come negli scorsi anni proporrà l’ormai tradizionale tour nelle “Fabbriche della Sostenibilità” alla scoperta di oltre venti aziende protagoniste dell’innovazione nel campo della riduzione degli impatti ambientali, dalla Toscana al Friuli Venezia Giulia, passando per Lombardia, Veneto e Trentino. Aziende che investono, anche come leva competitiva, su tematiche quali economia circolare, riuso, gestione dei rifiuti e abbattimento delle emissioni, risparmio energetico e nuove forme di energia, nuove tecniche costruttive e sostenibilità dei mezzi di trasporto, responsabilità sociale e ambientale d’impresa. Tra le Fabbriche che apriranno le loro porte Dolomiti Energia, Melinda, Pettenon Cosmetics, Verallia, Cartiere del Garda e Amorim Cork.
“La prospettiva dello sviluppo green – dichiara Alessandro Andreatta, sindaco di Trento - non è più solo una possibilità tra tante e neppure un lusso, come qualcuno riteneva fino a qualche anno fa. Lo sviluppo green è un obbligo, è la condizione necessaria per garantire un futuro al nostro pianeta”.
L’Università di Trento sarà parte attiva nell’evento. Come sottolinea infatti il rettore, Paolo Collini, “la Green Week sarà un’opportunità per la comunità accademica e per l’intera cittadinanza per riflettere insieme ai più importanti rappresentanti del mondo economico e finanziario e delle istituzioni attenti ai temi della sostenibilità”
Secondo Ermete Realacci, presidente della Fondazione Symbola, “la generazione Greta ha bisogno di risposte più che di carezze. Molto sta cambiando, anche se troppo lentamente, e il Festival della Green Economy sarà un’occasione di confronto su questi temi. È già oggi in campo un’economia più sostenibile e a misura d’uomo che mette insieme innovazione e qualità con valori e coesione sociale; ricerca e tecnologia con design e bellezza, industria 4.0 e antichi saperi”.