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L’appello di Dell: la sostenibilità come criterio di base per gli acquisti IT delle pubbliche amministrazioni

Dell Technologies, tra i maggiori produttori mondiali di soluzioni tecnologiche, ha lanciato nei giorni scorsi un appello ai Governi europei e all’intero settore IT per stimolare un maggiore impegno congiunto verso la sostenibilità, con particolare attenzione all’ambito del public procurement dei servizi IT.

Si calcola infatti che, nell’Unione Europea, la spesa pubblica si aggiri intorno a 1,8 trilioni di euro all’anno, con una quota destinata all’IT che potrebbe crescere fino a 45 miliardi di euro entro il 2021. Dando maggiore priorità ai criteri di sostenibilità nei processi di approvvigionamento dei prodotti IT, i Governi europei potranno dunque contribuire a migliorare l’impatto ambientale e sociale riducendo nel contempo il Total Cost of Ownership dei prodotti e dei servizi acquistati.

La Direttiva europea sugli appalti pubblici del 2014 ha rafforzato la possibilità per l’acquirente pubblico di assegnare le gare sulla base di criteri diversi da quello del prezzo, come ad esempio la sostenibilità. Nonostante la direttiva sia stata recepita dalle legislazioni nazionali degli Stati membri dell’Unione Europea da due anni, una ricerca effettuata dalla Commissione Europea ha rilevato però che il 55% dei contratti pubblici viene tuttora assegnato solo sulla base di un criterio prettamente economico.

Una recente ricerca Dell Technologies – commissionata alla società di consulenza Oxford Analytica – evidenzia come l’assenza di indicazioni e di metodologie pratiche per l’applicazione dei criteri di sostenibilità ambientale e sociale stia ostacolando l’adozione diffusa della sostenibilità quale criterio di procurement. Per questo Dell ha voluto lanciare una “call to action” sia al mondo politico sia a quello industriale perché mettano in atto azioni concrete per superare questi ostacoli, così che l’Europa continui ad essere all’avanguardia nel settore del procurement sostenibile.

In particolare, secondo Dell, la Commissione Europea dovrebbe supportare lo sviluppo e la comunicazione di linee guida specifiche per l’implementazione della sostenibilità sociale e ambientale negli appalti pubblici, in collaborazione con gli operatori del settore, gli esperti e gli stakeholder nazionali e in linea con le best practices internazionali esistenti nel settore, mentre ai governi degli Stati membri è chiesto di adottare la sostenibilità come principio di default nelle politiche di procurement pubblico.

In parallelo all’azione pubblica, gli operatori del mondo IT dovrebbero avviare un dialogo costruttivo con la Commissione Europea e con gli stakeholder coinvolti negli appalti pubblici nazionali per condividere pratiche e innovazioni capaci di garantire la sostenibilità nell’intero ciclo di vita IT, e prendere attivamente parte a gruppi di rappresentanza del settore come la Responsible Business Alliance in cui lavorare allo sviluppo di requisiti comuni per la sostenibilità della supply chain.

“Dell Technologies può testimoniare in prima persona i molteplici benefici ambientali e di business che derivano dall’adozione di un approccio circolare – sostiene Louise Koch, Corporate Sustainability Director di Dell EMEA – si tratta di un vantaggio reciproco, considerando che la riduzione della domanda ha un diretto impatto sui costi aziendali e sull’ambiente. Lavorando in sinergia con la Responsible Business Alliance (RBA), con i governi e le aziende europee, possiamo accelerare gli sforzi per affrontare temi cruciali come i cambiamenti climatici”.

“Con l’aumento della domanda a livello globale, saranno sempre più necessarie partnership all’interno e all’esterno del settore IT per migliorare standard e pratiche per un futuro più sostenibile“, aggiunge Aongus Hegarty, President EMEA, Commercial Business Dell EMC. “Gli appalti pubblici sono solo un esempio delle opportunità non ancora utilizzate per promuovere la sostenibilità su vasta scala. Questo è il motivo che ci ha spinto ad essere promotori di questa iniziativa con i principali stakeholder lanciando il nostro invito ad agire”.

 

 

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