CosmoBike Show 2019: il mondo della bicicletta non ha più confini
CosmoBike Show, il grande salone della bicicletta di Verona ha chiuso ieri, con un nuovo successo, l’edizione 2019. Mentre l’automotive vive la sua ennesima crisi d’identità, il mondo della bici – in tutte le sue forme e contorni (cicloturismo, e-bike, bici storiche, da corsa ecc.) – continua a crescere e a conquistare nuove nicchie di mercato. Abbiamo girato i quattro padiglioni della fiera per vedere le novità e le tendenze e provare a scattare, dalla sella di una bicicletta, la fotografia dell’anno che verrà.
Partendo dal Padiglione 4 incontriamo subito i nostri “vicini di casa” albesi di Thok E-bikes, il marchio di bici a pedalata assistita fondato dagli imprenditori Giuseppe Bernocco e Sebastiano Astegiano insieme al campione di BMX Stefano Migliorini. Tutto incentrato su design e performance di “fascia alta”, Thok presenta in fiera anche il modello MIG-ST, un entry level senza compromessi al prezzo lancio di 3.299 euro invece dei 3.650 di listino. Nello stand anche la colonnina di ricarica della startup Etraction, rivestita dal tessuto tecnologico TheBreath, che promette di assorbire le particelle inquinanti presenti nell’ambiente circostante e restituire aria pulita.
Poco più avanti Protec Ambiente di Senigallia (AN) espone vari modelli dell’olandese Vanraam (di cui è distributore per l’Italia), pensati per conciliare la disabilità con la mobilità ciclistica, grazie a soluzioni tecniche semplici e intelligenti. Veloplus, in particolare, è una specie di “cargo” a pedalata assistita dalla guida estremamente semplice, che consente di caricare una carrozzina e ancorarla in piena sicurezza durante il trasporto, per poi consentire al passeggero di scendere con facilità, grazie alla pedana basculante, e proseguire il suo percorso. Il modello è utilizzato nel progetto sociale Aspasso ed è già noleggiabile dalle famiglie presso la Velostazione di Bologna.
Un esempio di come risorgere dalle crisi del passato, diversificando e cogliendo le sfide della contemporaneità, è visibile nella nuova vita della Fantic di Dosson di Casier (vi ricordate le loro moto da trial degli anni ’70 e ’80?), presente al Salone con un’innovativa offerta di noleggio e-bikes di propria produzione a medio termine – 3, 6 o 12 mesi – perfetta per le strutture ricettive anche più piccole. Fantic ritira poi le e-bikes, al termine del noleggio, e le “ricondiziona” offrendole in vendita (o successivo noleggio) con un 15/20% di sconto rispetto al nuovo. Nella selezione dei modelli disponibili, da segnalare anche quelli per bambini (sia fat che standard) a partire da 63 euro al mese.
Altro esempio internazionale di diversificazione – che conferma l’importanza, ormai fondamentale, del settore e-bike sul mercato mondiale – è quello della storica azienda svedese Husqvarna, che tutti abbiamo conosciuto per le ruggenti motociclette e le non meno rumorose motoseghe, ma che dal 2017 ha deciso di percorrere anche la via del sibilo elettrico con il ramo Husqvarna Bicycles, acquisito dalla multinazionale tedesca PEXCO GmbH.
Per lavare tutti i tipi di bicicletta eliminando anche il grasso più ostinato ma riducendo l’impatto ambientale, al motto di “making green work“, ecco invece i prodotti della tedesca Bio-Circle, presente in fiera con la sua filiale italiana di Mestrino (PD) e con una serie di detergenti biodegradabili ricavati da fonti rinnovabili di origine vegetale e minerale privi di VOC, i dannosi composti organici volatili.
Tornando all’artigianalità e manualità, incontriamo Francesco Cozzani, il mantovano titolare della Restauro Bici. Lunga barba e vestiti da santone orientale, ma una missione sopra a tutto: ridare vita, con estro ed originalità, a vecchie bici dimenticate, interpretando i sogni e le volontà dei propri clienti, che arrivano da ogni parte d’Italia e del mondo. Nel suo stand non esistono due modelli uguali, tutto è minuziosamente “customizzato”, come evidente nella chicca della bici restaurata per lo storico marchio di chitarre americane Gibson.
Seppure su base industriale, la personalizzazione è la cifra anche dal marchio inglese Brompton, la regina delle pieghevoli, che ha dato vita, negli anni, ad una vera e propria community di fans a livello planetario. Brompton, prima ancora che uno strumento di mobilità, rappresenta infatti una filosofia di vita, che ci auguriamo si diffonda sempre più, facendo entrare nella quotidianità di ciascuno concetti come intermodalità (basti pensare al mix vincente treno+bici), bike-to-work ecc.
Una rivoluzione che però non può limitarsi a rendere maneggevole e facilmente trasportabile con sé la bicicletta, ma che per compiersi deve anche poter offrire un ricovero sicuro alle bici “non comprimibili” (sopratutto alle pesanti e-bikes). Ecco allora l’importanza di progetti come Bike Cube, dell’omonima azienda bolzanina, che propone – sia ai privati che alle pubbliche amministrazioni (comuni, enti turistici ecc.) – dei “container” tecnologici, modulari e connessi in rete, per risolvere il problema cruciale del safe parking, offrendo contemporaneamente anche la ricarica. Immaginatevi un sistema così fuori da una stazione ferroviaria (come avviene, ad esempio, a Zurigo) e chiedetevi se, a quelle condizioni, anche voi non sareste disposti a lasciare l’auto a casa e andare al lavoro in bicicletta…
Il Padiglione 5 prosegue con una buona rappresentanza di enti territoriali, dalle varie regioni italiane, che confermano il trend crescente del cicloturismo in tutte le sue declinazioni – da quella enogastronomica a quella sportiva, culturale ecc. – e la volontà degli operatori locali di costruire un offerta in grado di soddisfare le esigenze sia delle famiglie italiane che degli stranieri innamorati del Belpaese. Le proposte in fiera, dalle Langhe alle Marche al Delta del Po, sono molto varie e tutte ben costruite. Ad attirare la nostra curiosità è stata però l’offerta per il periodo invernale dei ragazzi di Escursioni da Paura – Gran Sasso, che propongono uscite accompagnate nella neve in fat e-bike con agganciata la slitta per trasportare i bambini. Spettacolare!
Da segnalare infine, anche per il mondo della bicicletta, l’affermazione di una certa euforia vintage. Per chi preferisce l’estetica e il fascino del tempo all’high-tech in fiera si possono facilmente trovare accessori del passato o dall’aspetto retrò, dalle eleganti pompe Made in Italy della Sapo, con dettagli in legno, alle magliette da ciclista d’epoca. Bellissima la rassegna di velocipedi e biciclette storiche raccolte da Bicicleria, il Museo della Bicicletta Italiana di Vicenza. Buona pedalata!
Andrea Gandiglio