Home » Normative » Wwf: l’urgenza di una legge per la biodiversità:

Wwf: l’urgenza di una legge per la biodiversità

maggio 21, 2010 Normative

Biodiversità, Courtesy of Cercodivolare.comPossibile che con la crisi economica, la discesa dell’euro e l’aumento della disoccupazione ci si debba occupare della pernice bianca, o della gallina prataiola, del capovaccaio o, peggio, di vipere, salamandre e coleotteri? Per non parlare delle stelle marine poi!

Non solo è possibile ma, per il Wwf, è vitale. Non parliamo ‘semplicemente’ di specie in via di estinzione, anche se si tratta di cifre importanti (attualmente, sono a rischio estinzione il 68% dei vertebrati terrestri, il 66% degli uccelli, il 64% dei mammiferi, il 76% degli anfibi, il 69% dei rettili e addirittura l’88% dei pesci d’acqua dolce), ma di un intero e ricchissimo patrimonio, quello italiano, che conta 57.468 specie animali e 12 mila specie floristiche, e che rende il nostro Paese il più ricco di biodiversità in Europa.

“Un vero paradosso – ci spiega Fulco Pratesi, presidente onorario del WWF Italia – visto che non abbiamo ancora una Legge nazionale che tuteli in maniera organica questo enorme patrimonio: un vuoto che va colmato al più presto”.

Le uniche due leggi infatti che si occupano a vario titolo di biodiversità sono la Legge Quadro sulle Aree protetteLegge 394/91 – e quella che regola l’attività venatoriaLegge 157/92 – (che dovrebbe essere di ‘tutela della fauna’ ma che, purtroppo, è molto sbilanciata ed oggetto di tentativi di modifica ai danni della fauna stessa). Entrambe precedenti la ratifica della Convenzione Internazionale di Rio de Janeiro sulla Biodiversità da parte dell’Italia (nel 1994). “Nessuna legge nazionale poi”, prosegue Pratesi, “che tuteli la fauna cosiddetta minore (invertebrati, rettili e  anfibi: quest’ultimi particolarmente colpiti dai cambiamenti climatici) per non parlare delle piante”. Manca, infine, un riferimento normativo che affronti “il ‘valore’ della biodiversità quale elemento di cui tenere conto in fase di programmazione delle varie attività economiche e produttive” con un approccio precauzionale insomma.

Da qui, l’appello rivolto dal Wwf Italia alla ministra dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo: quello di presentare, entro il 2010 (anno internazionale della biodiversità) una Legge Quadro sulla Biodiversità perché sia approvata nell’arco della XVI legislatura. Naturalmente, dotandola di una serie di risorse adeguate, attraverso l’istituzione di un Fondo per la biodiversità. “Perché”, sottolinea Pratesi, “una legge del genere non costerebbe nulla all’erario ma è ben in grado di portarci ai livelli più evoluti di altri paesi”.

È certo che partiamo da lontano: bisogna ricordare, infatti, che il nostro Paese, all’inizio del 2010, non aveva ancora adottato una propria strategia nazionale per la biodiversità insieme a Cipro, Grecia, Malta e Lussemburgo, su 27 membri europei (di questi, sei sono già alla seconda revisione di questo importante strumento).

Ma, finalmente adottata la Strategia nazionale, ora abbiamo bisogno, secondo il WWF Italia, di una Legge che consenta ad un impianto generale di avere poi le ‘braccia’ operative ed i finanziamenti necessari. Così, mentre ieri, 20 maggio, il Ministero dell’Ambiente ha aperto la Conferenza Nazionale per la Biodiversità, presso l’Università La Sapienza di Roma – che vedrà riuniti il mondo scientifico, politico e culturale ma anche rappresentanti della società civile – il Wwf chiede alla politica di ‘mettere in conto la natura’, perché “la perdita di biodiversità costa sia in termini di sostenibilità  ambientale sia in termini di sostenibilità economica”.

Ma si tratta solo di un ritardo culturale? “Non credo”, conclude Pratesi, “penso che influisca anche una certa cultura cattolica che, conferendo all’uomo un primato sugli altri esseri viventi, abbia determinato una visione retrograda del mondo animale e vegetale. Una sorta di preconcetto panteistico insomma”. Eppure sarebbe così peregrino pensare al bellissimo Cantico delle Creature di San Francesco d’Assisi come a un manifesto (involontario) della biodiversità?

Ilaria Donatio

Share and Enjoy:
  • Print
  • PDF
  • email
  • Facebook
  • Google Bookmarks
  • del.icio.us
  • Digg
  • Twitter
  • LinkedIn
  • Current
  • Wikio IT
  • Netvibes
  • Live


PARLA CON LA NOSTRA REDAZIONE

Newsletter settimanale


Notizie dalle aziende

Amazon Sustainability Accelerator: al via la seconda edizione per le start up

febbraio 9, 2023

Amazon Sustainability Accelerator: al via la seconda edizione per le start up

Si è aperta oggi, 9 febbraio 2023, la seconda edizione dell’Amazon Sustainability Accelerator, il programma rivolto alle startup nella fase Early Stage focalizzate sulla sostenibilità. Lanciato da Amazon, EIT Climate-KIC (l’hub europeo per l’innovazione in materia di clima) e WRAP (una delle principali ONG britanniche impegnate nel contrasto al cambiamento climatico), Accelerator è aperto alle startup che stanno creando [...]

Rapporto Deloitte “Digital Green Evolution”: nel 2022 gli smartphone genereranno 146 milioni di tonnellate di CO2

marzo 14, 2022

Rapporto Deloitte “Digital Green Evolution”: nel 2022 gli smartphone genereranno 146 milioni di tonnellate di CO2

Di fronte ad un numero di dispositivi che ormai nel complesso supera la popolazione mondiale, cresce l’attenzione ai temi della sostenibilità e degli impatti ambientali derivanti dalla produzione, dall’uso e dallo smaltimento dei “telefonini“, i device di più comune utilizzo sia tra giovani che adulti. A evidenziare la criticità di questi numeri è intervenuto il [...]

Matteo Viviani, una iena in verde a caccia di greenwashing

ottobre 29, 2021

Matteo Viviani, una iena in verde a caccia di greenwashing

L’ambiente e il clima sono ormai diventati temi “mainstream”. Anche se pochissimi fanno, tutti ne parlano! Soprattutto le aziende, che hanno intercettato da tempo la crescente attenzione di consumatori sempre più critici e sensibili all’ecosostenibilità di prodotti e servizi.  Vi viene in mente un’azienda che oggi non si dica in qualche modo “green” o “ecofriendly”? [...]

“L’Adieu des glaciers”: al Forte di Bard le trasformazioni dei ghiacciai alpini

giugno 18, 2021

“L’Adieu des glaciers”: al Forte di Bard le trasformazioni dei ghiacciai alpini

“L’Adieu des glaciers: ricerca fotografica e scientifica” è un progetto prodotto dal Forte di Bard, che intende proporre un viaggio iconografico e scientifico progressivo tra i ghiacciai dei principali Quattromila della Valle d’Aosta per raccontare, anno dopo anno, la storia delle loro trasformazioni. L’iniziativa, che ha un orizzonte temporale di quattro anni, ha iniziato la sua [...]

Quando le rinnovabili conquistano le basi militari: il caso francese di BayWa r.e.

aprile 19, 2021

Quando le rinnovabili conquistano le basi militari: il caso francese di BayWa r.e.

Ormai è noto che la cavalcata delle rinnovabili è inarrestabile, ma questa è una vera e propria “conquista militare”: BayWa r.e., player globale nel settore delle energie rinnovabili, ha annunciato di aver trasformato due basi aeree inutilizzate e dismesse in Francia in parchi solari e terreni agricoli per l’allevamento di pecore. La società del Gruppo [...]

Tree-ticket: il concerto si paga in alberi

aprile 15, 2021

Tree-ticket: il concerto si paga in alberi

Un concerto in presenza, immersi in una foresta, per riavvicinare l’uomo alla natura attraverso la musica del violoncellista Mario Brunello e di Stefano Mancuso, con una differenza rispetto a qualsiasi altro concerto al mondo: l’accesso si paga in alberi, con il TreeTicket. L’esperimento si terrà a Malga Costa in Val di Sella, in Trentino, nella cornice della [...]

Ricerca Mastercard: la spesa post-Covid vira verso modelli più sostenibili

aprile 13, 2021

Ricerca Mastercard: la spesa post-Covid vira verso modelli più sostenibili

Secondo quanto emerge da una nuova ricerca di Mastercard incentrata sulla sostenibilità, a seguito della pandemia da Covid-19 sarebbe cresciuto in modo significativo il desiderio da parte di italiani ed europei di salvaguardare l’ambiente e miliardi di consumatori nel mondo sarebbero disposti ad adottare comportamenti “più responsabili“. Oltre la metà dei nostri connazionali (64% contro il [...]

Visualizza tutte le notizie dalle Aziende