A Brescia un percorso per imparare ad abitare smart
“Proibito è non toccare”, si legge nella presentazione delle attività e degli allestimenti che AmbienteParco crea e ricrea all’interno del Parco dell’Acqua di Brescia, con il grande obiettivo di sensibilizzare e educare unendo scienza e comunicazione nuova, accessibile, fresca.
Rispetto per l’ambiente, vivere in modo partecipe, scelte quotidiane sostenibili sono i messaggi che il parco vuole lanciare fuori dall’impostazione dei soliti laboratori, rifacendosi invece al modello dei parchi scientifici del Nord Europa, in cui il linguaggio è importante tanto quanto il contenuto. “Questo è un museo fisico – spiega Marco Caffi di Intertecnica Group Srl, una delle aziende socie di AmbienteParco - che propone installazioni di lunga durata (di 5 anni molto spesso) per dare l’opportunità ad un pubblico dagli 8 agli 80 anni di vedere le trasformazioni, di riconoscere le differenze, di consapevolizzare le scelte nei processi avviati”.
Anche in Abitare Smart la componente ludica si sposa con la valenza scientifica: è l’ultima esposizione inaugurata dal parco circa un mese fa sul tema dell’abitare sostenibile, approcciato sia dal punto di vista strutturale dell’edificio e dell’involucro che da quello comportamentale e delle scelte quotidiane dell’uomo.
Il percorso si apre con il Villaggio degli Eco.cubi, cinque casette colorate (dal rosso al verde come i colori della scala della classe energetica) di un metrocubo ciascuna, esposte in sequenza in un crescendo di attenzione ai consumi, alle tecnologie e ai comfort dell’abitare. Modellini prototipi di abitazioni costruite secondo scelte più o meno smart, i consumi vengono misurati e monitorati nel tempo e i risultati, insieme ai concetti scientifici e tecnici che li determinano, sono raccontati in modo chiaro anche per i visitatori più piccoli: è la storia del lupo e dei tre porcellini che viene riscritta, qui, dove tutti insieme collaborano per cercare soluzioni intelligenti “per vivere bene, passando dalla casa in paglia senza finestre alla casa di mattoni e serramenti ben coibentati. Abitare smart vuol dire anche essere buoni”.
La sensibilizzazione e l’educazione al rispetto per l’ambiente tra le pareti di casa prosegue con la Casa Eco.logica, un vero e proprio edificio a due piani di 50 mq ciascuno che propone un abitare sostenibile al secondo piano e tecnologie tradizionali al primo. “Il paragone dei consumi e delle scelte – continua Caffi, che è anche il referente del progetto per AmbienteParco – è immediato quando si parla di appartamenti assolutamente identici, con la stessa superficie, la stessa esposizione, lo stesso tempo di vita. I consumi vengono registrati da computer e sensori per riuscire a tracciare nel tempo l’andamento delle spese e degli sprechi di risorse sia economiche che naturali nelle due diverse condizioni”. Consumo dell’acqua a tempo, pannelli solari per illuminazione, raffrescamento e riscaldamento, illuminazione artificiale a basso consumo, elettrodomestici classe A+ e arredamento naturale; ma anche e soprattutto la Casa Eco.logica racconta lo scarto dei consumi che si genera dalle buone o cattive abitudini del vivere di tutti i giorni, quindi nella scelta di detersivi, alimenti, detergenti “perché tutto ciò che è contenuto nelle nostre case può essere fonte di sprechi e cattiva gestione o al contrario di rispetto e cura dell’ambiente”.
Un confronto immediato e facilitato ancora grazie ad animazioni, simulazioni e vignette che intendono cogliere e rendere la “sensazione” dell’abitare confortevole e vantaggioso più che gli aspetti prettamente tecnici e scientifici delle soluzioni smart adottate. Quindi la vignetta della donna che si lamenta di non poter aprire la finestra per eliminare gli odori del fritto e quella del ragazzo che si gode una birretta raffreddata grazie a sistemi innovativi; e si può interagire con sistemi e comportamenti di simulazione che permettono un reale confronto tra i due piani e i due modelli di abitare.
Il progetto, che ha ricevuto il patrocinio di Regione Lombardia, del Comune di Brescia e dell’Università Cattolica del Sacro Cuore -sede di Brescia- e realizzato grazie al sostegno di numerosi partner scientifici e commerciali, ha promosso, oltre alle visite guidate dedicate principalmente alle famiglie e alle scuole ma non solo, un convegno scientifico sull’abitare sostenibile e proporrà nell’autunno un corso di progettazione di edifici intelligenti, aperto ai professionisti del settore. Inoltre, all’interno di Abitare Smart saranno ritagliati momenti dedicati alle aziende, che nei momenti dedicati potranno presentare soluzioni e tecnologie innovative per la casa, sia dal punto di vista scientifico che commerciale.
“AmbienteParco nasce da professionalità diverse – conclude Marco Caffi – da esperti di ingegneria, ambiente, economia, comunicazione e intende mantenere la sinergia di tutte queste competenze”; per questo motivo da una parte si apre a professionalità varie e a studenti e stagisti dalle diverse facoltà, e dall’altra si propone di essere punto di riferimento e interlocutore di un pubblico e di un’utenza varia che include le scuole e le famiglie, ma anche i professionisti, i commercianti, i tecnici”. Perché le belle esperienze sono ancora più importanti quando arrivano a tutti e tutte.
Alfonsa Sabatino