Home » Aziende »Finanziamenti »Idee »Normative »Pratiche »Progetti »Pubblica Amministrazione » Auto a benzina che diventano elettriche. Un SUMMIT sul “retrofit” in Veneto:

Auto a benzina che diventano elettriche. Un SUMMIT sul “retrofit” in Veneto

Si può convertire l’autobenzina in una a trazione elettrica? Sì, la tecnologia in buona sostanza c’è già. Ma una volta convertita, o più esattamente “retrofittata”, si può guidarla in Italia? No, perché mancano i decreti attuativi che permettano l’omologazione (e quindi la circolazione) del veicolo e, in secondo luogo, una rete diffusa di distribuzione del “carburante” elettrico.

Da queste semplici considerazioni – che fanno pensare al solito “siamo in Italia” – nasce il progetto SUMMIT, acronimo di Sustainable Urban Mobility Management In Treviso Province, che ha come ente capofila Ascotrade, azienda di fornitura di gas ed energia elettrica, e come partner otto comuni della Marca trevigiana (Castelfranco Veneto, Conegliano, Follina, Montebelluna, Oderzo, Pieve di Soligo, Treviso, Vittorio Veneto), oltre a Confartigianato, CNA, Provincia di Treviso e Regione Veneto.

Potremmo descriverlo come la creazione di una filiera a km 0 della mobilità smart nelle aree urbane e a vocazione turistica del Trevigiano. Da un lato un kit di omologazione innovativo per la conversione verde delle auto a combustibile fossile (messo a punto dagli artigiani di Confartigianato Marca Trevigiana), dall’altro la creazione di centraline di ricarica veloce, ossia di 30 minuti (messe a punto da quelli della CNA e rifornite di energia da Ascotrade), e dei “mobility center” dove sarà possibile, oltre alla ricarica degli accumulatori delle auto, anche accedere al bike sharing, fare i biglietti dell’autobus, consultare mete turistiche e monumenti da visitare. I comuni inoltre potranno acquistare in leasing un auto di ultima generazione a trazione ibrida (fornita dal colosso svedese Volvo, unico partner esterno alla Marca) per scopi istituzionali o per il car sharing, e convertire in parte il parco auto grazie al lavoro degli artigiani.

Se ad Ascotrade spetterà la pianificazione e il coordinamento delle varie fasi e dei partner, gli artigiani che hanno già implementato un sistema di conversione della auto a benzina in trazione elettrica si dovranno occupare anche di una parte piuttosto spinosa, quella burocratica relativa all’omologazione, vero baco della mobilità elettrica in Italia. «Prototipi e auto retrofittate i nostri soci ne possono già fare, manca il progetto per l’omologazione per poter rendere utilizzabile il retrofittaggio – spiegano dalla sede di Confartigianato – Il nostro compito sarà dunque duplice:  produrre un kit di omologazione standardizzato e, quello forse più delicato, di redigere una proposta di decreti attuativi su questo argomento, previsti dal Decreto Sviluppo dell’agosto 2012, ma mai realizzati né dal governo Monti, né dall’attuale».

In pratica oggi chi si facesse retrofittare l’auto in Italia deve poi trasportarla (non guidarla) in Germania per l’omologazione, quindi reimportarla in patria e reimmatricolarla come elettrica per poterla guidare. Un percorso a ostacoli che rende di fatto impossibile per un cittadino la scelta di una mobilità non inquinante. Eppure il retrofittaggio, effettuabile in veicoli con al massimo sette anni di vita, è un percorso che potrebbe avere costi molto competitivi e notevoli benefici per la salute. «Il 30% dell’inquinamento di un auto è dovuto alla sua costruzione, il retrofit permette di realizzare un auto elettrica senza impatto ambientale – raccontano gli artigiani – La sensibilità ecologica è sempre più estesa anche tra gli automobilisti, disposti ad acquistare un’auto elettrica o a convertire quella a benzina se l’iter fosse più accessibile».

La proposta progettuale, presentata nell’ambito del Programma Life+ e candidata al finanziamento europeo per la sezione Governance Ambientale, avrebbe ricadute concrete nel tessuto economico oltre che ambientale del territorio. L’impegno economico previsto è di 1.150.000 euro: se approvato, il progetto sarebbe finanziato al 50% attraverso il bando europeo, mentre la restante metà sarebbe a carico di Ascotrade. «Le linee guida sono da una parte lo sviluppo del business aziendale attraverso la vendita dell’energia nei mobility center, dall’altra i benefici, in termini di servizi alla comunità e di riduzione dell’inquinamento ambientale – commenta il presidente di Ascotrade, Stefano Busolin – Va infine considerata la ricaduta economica del progetto che porterà lavoro e risorse economiche alle aziende trevigiane, coerentemente con la nostra mission di azienda che investe i propri utili per creare nuovi servizi di pubblica utilità».

Ma SUMMIT non sarebbe fine a se stesso. Per Ascotrade il progetto potrebbe, in un secondo momento, estendersi anche ad altri comuni trevigiani, mentregli artigiani della Marca puntano sulla promozione della mobilità elettrica attraverso il migliaio di autofficine locali, rete importante di autonoleggio con le auto di cortesia. Se il veicolo sostitutivo fosse elettrico, i clienti potrebbero provare di persona un’esperienza di guida molto piacevole, silenziosa e molto performante, assicurano. La miglior promozione possibile.

Sostitutive, convertite e acquistate che siano, di certo il futuro delle auto va nella direzione della trazione elettrica. Stando a un recente studio della Commissione  Europea, nel 2020 i veicoli elettrici nuovi rappresenteranno il 2% del parco auto complessivo in Eurolandia, nel 2030 la percentuale salirà all’11-30%; le unità di ricarica già nel 2020 dovrebbero essere 125.000. Rispetto a veicoli alimentati a benzina, un’auto elettrica di potenza e dimensioni medie consuma energia 2-3 volte di meno, non produce emissioni di inquinanti in atmosfera, né rumore. Se l’autonomia di percorrenza varia sino a 160 km, la media europea degli spostamenti in città oscilla tra 40-60 km al giorno per ogni autovettura; ciò significa che un pieno “elettrico” (possibile anche da casa, con una normale presa di corrente, anche se per il momento ci vogliono alcune ore) basterebbe per almeno due giorni. Il prezzo previsto per le vetture elettriche oscillerà tra 20mila e 40mila euro, a cui, in alcuni casi, va aggiunto il canone di affitto per le batterie.

Alessandra Sgarbossa

Share and Enjoy:
  • Print
  • PDF
  • email
  • Facebook
  • Google Bookmarks
  • del.icio.us
  • Digg
  • Twitter
  • LinkedIn
  • Current
  • Wikio IT
  • Netvibes
  • Live


PARLA CON LA NOSTRA REDAZIONE

Newsletter settimanale


Notizie dalle aziende

Amazon Sustainability Accelerator: al via la seconda edizione per le start up

febbraio 9, 2023

Amazon Sustainability Accelerator: al via la seconda edizione per le start up

Si è aperta oggi, 9 febbraio 2023, la seconda edizione dell’Amazon Sustainability Accelerator, il programma rivolto alle startup nella fase Early Stage focalizzate sulla sostenibilità. Lanciato da Amazon, EIT Climate-KIC (l’hub europeo per l’innovazione in materia di clima) e WRAP (una delle principali ONG britanniche impegnate nel contrasto al cambiamento climatico), Accelerator è aperto alle startup che stanno creando [...]

Rapporto Deloitte “Digital Green Evolution”: nel 2022 gli smartphone genereranno 146 milioni di tonnellate di CO2

marzo 14, 2022

Rapporto Deloitte “Digital Green Evolution”: nel 2022 gli smartphone genereranno 146 milioni di tonnellate di CO2

Di fronte ad un numero di dispositivi che ormai nel complesso supera la popolazione mondiale, cresce l’attenzione ai temi della sostenibilità e degli impatti ambientali derivanti dalla produzione, dall’uso e dallo smaltimento dei “telefonini“, i device di più comune utilizzo sia tra giovani che adulti. A evidenziare la criticità di questi numeri è intervenuto il [...]

Matteo Viviani, una iena in verde a caccia di greenwashing

ottobre 29, 2021

Matteo Viviani, una iena in verde a caccia di greenwashing

L’ambiente e il clima sono ormai diventati temi “mainstream”. Anche se pochissimi fanno, tutti ne parlano! Soprattutto le aziende, che hanno intercettato da tempo la crescente attenzione di consumatori sempre più critici e sensibili all’ecosostenibilità di prodotti e servizi.  Vi viene in mente un’azienda che oggi non si dica in qualche modo “green” o “ecofriendly”? [...]

“L’Adieu des glaciers”: al Forte di Bard le trasformazioni dei ghiacciai alpini

giugno 18, 2021

“L’Adieu des glaciers”: al Forte di Bard le trasformazioni dei ghiacciai alpini

“L’Adieu des glaciers: ricerca fotografica e scientifica” è un progetto prodotto dal Forte di Bard, che intende proporre un viaggio iconografico e scientifico progressivo tra i ghiacciai dei principali Quattromila della Valle d’Aosta per raccontare, anno dopo anno, la storia delle loro trasformazioni. L’iniziativa, che ha un orizzonte temporale di quattro anni, ha iniziato la sua [...]

Quando le rinnovabili conquistano le basi militari: il caso francese di BayWa r.e.

aprile 19, 2021

Quando le rinnovabili conquistano le basi militari: il caso francese di BayWa r.e.

Ormai è noto che la cavalcata delle rinnovabili è inarrestabile, ma questa è una vera e propria “conquista militare”: BayWa r.e., player globale nel settore delle energie rinnovabili, ha annunciato di aver trasformato due basi aeree inutilizzate e dismesse in Francia in parchi solari e terreni agricoli per l’allevamento di pecore. La società del Gruppo [...]

Tree-ticket: il concerto si paga in alberi

aprile 15, 2021

Tree-ticket: il concerto si paga in alberi

Un concerto in presenza, immersi in una foresta, per riavvicinare l’uomo alla natura attraverso la musica del violoncellista Mario Brunello e di Stefano Mancuso, con una differenza rispetto a qualsiasi altro concerto al mondo: l’accesso si paga in alberi, con il TreeTicket. L’esperimento si terrà a Malga Costa in Val di Sella, in Trentino, nella cornice della [...]

Ricerca Mastercard: la spesa post-Covid vira verso modelli più sostenibili

aprile 13, 2021

Ricerca Mastercard: la spesa post-Covid vira verso modelli più sostenibili

Secondo quanto emerge da una nuova ricerca di Mastercard incentrata sulla sostenibilità, a seguito della pandemia da Covid-19 sarebbe cresciuto in modo significativo il desiderio da parte di italiani ed europei di salvaguardare l’ambiente e miliardi di consumatori nel mondo sarebbero disposti ad adottare comportamenti “più responsabili“. Oltre la metà dei nostri connazionali (64% contro il [...]

Visualizza tutte le notizie dalle Aziende