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Consigli per un eco-ponte dell’Immacolata

novembre 16, 2009 Recensioni, Twitter

Courtesy of Gemella de Pirillis (Flickr)

Se parliamo di ponti, cioè quelle fortunate coincidenze grazie alle quali un giorno di festa nazionale capita vicino al weekend, il 2009 e il 2010 non si può dire che siano stati e che saranno generosi. 25 aprile e 1° maggio sono caduti (e cadranno) nel fine settimana, per non parlare del giorno dei santi, domenica piena.

Ma non disperate. La lunga attesa che dalle vacanze estive porta alle agognate ferie invernali ci riserva ancora un’occasione: il ponte dell’Immacolata. Dal 5 all’8 dicembre, quattro giorni pieni, tutti da organizzare. Un periodo di tempo perfetto per visitare una grande capitale europea e assaporarne la dimensione prenatalizia. Ma quale criterio adottare nella scelta della meta?

Vi suggeriamo un’occhio di riguardo a quelle città europee che negli ultimi anni si sono attivate e hanno ottenuto grandi risultati in materia di sostenibilità, ambiente ed ecoturismo. Prima tra tutte, Stoccolma, a cui la Commissione Europea ha assegnato per il 2010 il titolo di European Green Capital. Una città-arcipelago costruita su 14 isole, il cui cuore verde pulsante è costituito dal Djurgården, il più grande parco cittadino d’Europa e dal confinante Ekoparken, una distesa di 30 km di prato e bosco. Per spostarsi da una parte all’altra della città, gambe a parte, potrete usufruire della efficacissima rete di trasporti urbani, potenziata al punto che dal 1990 ad oggi Stoccolma è riuscita a convincere i propri cittadini a rinunciare quasi totalmente all’automobile diminuendo le emissioni di anidride carbonica del 25% per abitante. Il traguardo che si propone la greenest city europea è, infatti, quello di essere totalmente indipendente da fonti di energia di origine fossile entro il 2050.

Ma questo trend ecologico, non si limita alla struttura urbana, investe la capitale svedese nella sua interezza. Nell’ambito della ristorazione hanno aperto i battenti numerosi locali che seguono la filosofia del km zero, preparando piatti esclusivamente a base di materie prime locali, mentre in fatto di moda è il “fair trade” a dettare tendenza. Sono molti, infatti, i negozi che vendono abiti e prodotti ecologici, favorendo il commercio equo e solidale.

Non ultimo, il sistema alberghiero. Lo Swan Eco Label, il marchio ecologico ufficiale dei paesi nordici, ha apposto il suo bollino verde sulla catena Scandic Hotel, la prima ad aver introdotto un sistema rispettoso dell’ambiente in materia di detergenti per l’igiene personale, come shampoo e saponi.

In Olanda, com’è noto, le città impegnate nella sostenibilità ambientale sono all’ordine del giorno, ma Amsterdam mantiene il suo ruolo di spicco. Con il progetto Amsterdam Smart City l’amministrazione comunale si è promessa di trasformarla nella prima città europea ad emissioni zero.

Per il 2025 Amsterdam si aspetta di ridurre le sue emissioni di gas serra del 40% e si è immediatamente attivata introducendo l’utilizzo delle tecnologie smart grid (per garantire una gestione più intelligente della reta elettrica a parità di affidabilità, sicurezza e potenza) e smart meters (i contatori intelligenti nelle abitazioni private e negli uffici pubblici), integrato all’adozione di veicoli elettrici, su strada e lungo i canali. Le imbarcazioni avranno infatti a disposizione ben 73 stazioni di ricarica lungo tutta la tratta navigabile.

Le iniziative non si femano qui: Utrechtsstraat, centrale strada dello shopping, diverrà “Climate Street”. Fermate del bus realizzate con materiale riciclato e illuminazione pubblica a led alimentata da pannelli solari, bidoni-compattatori per la spazzatura che pressando l’immondizia potranno essere svuotati meno frequentemente e che funzioneranno a energia solare, raccolta dei rifiuti e consegna delle merci in molti negozi effettuata con mezzi elettrici. Input dall’amministrazione comunale e una buona dose di collaborazione da parte degli esercenti sono, dunque, gli assi nella manica della Venezia del Nord.

In tema di mobilità sostenibile e recupero delle aree urbane (ma anche di fiumi e canali) Berlino non è da meno.

La capitale tedesca lancia E-Mobility Berlin, tra i maggiori progetti urbani al mondo sull’auto elettrica, in cui, con inconsueto (per noi) spirito di collaborazione Daimler ha messo a disposizione più di 100 vetture elettriche Mercedes-Benz e Smart e RWE si occupa dello sviluppo, installazione e gestione di circa 500 punti di ricarica e della fornitura di elettricità. Con il progetto Spree 2011 Berlino punta invece a renderà balneabile in pochi anni lo Spree, il fiume che attraversa la città, e il Landwherkanal, seguendo una svolta ecologica a rapide tappe che la porterà a breve nel gotha delle città più green d’Europa.

Prenzlauer Berg, situato nell’ex Berlino Est è un quartiere-modello di ecosistema urbano: negozi eco-chic, supermercati bio, ristoranti vegani e continuo via vai di biciclette, che hanno in buona parte sostituito le auto e ne hanno fatto il regno dei Lohas (acronimo di Lifestyles of Health and Sustainability), coloro che seguono uno stile di vita basato sulla sostenibilità, sull’alimentazione sana e sul rispetto dell’ambiente, di cui la Germania è il principale rappresentante europeo (si stima che il 19,3% della popolazione tedesca rientri in questa categoria). Chiudono il quadro di quest’oasi felice, il parco Kolle 37, dove si possono lasciare i bambini liberi di giocare, il Wasserturm, la torre dell’acqua potabile, bonificata e divenuta palazzo abitato, e l’Okomarkt, l’eco-mercato del martedì.

Se, nonostante le meraviglie della sostenibilità dei paesi nordici, il clima rigido vi spaventa, spostiamo l’attenzione verso sud e prendiamo in considerazione, per questo ponte dicembrino, la Spagna.

Barcelona si è recentemente distinta per le best practices della sua amministrazione comunale. Con la Semana de la Mobilitat Sostenible i Segura è stata avviata una massiccia campagna di sensibilizzazione (a cui hanno aderito ben 123 comuni catalani e 75 imprese) che invita ad utilizzare maggiormente i trasporti pubblici al fine di ridurre il traffico e la conseguente emissione di gas tossici. Grazie alla firma di un memorandum d’intesa con Nissan-Renault per lo sviluppo della mobilità pulita, l’amministrazione catalana ha dato una forte spinta verso l’utilizzo delle energie rinnovabili e la riduzione di emissioni nocive di CO2, basata su un piano di riduzioni fiscali per l’acquisto di veicoli elettrici, la predisposizione di aree di parcheggio dedicate esclusivamente ai mezzi verdi e la collocazione di 191 punti cittadini di ricarica entro il 2011.

Infine, l’EMT (Entità Metropolitana dei Trasporti) e la TMB (Trasporti Metropolitani di Barcellona) hanno recentemente inaugurato il primo nuovo pannello informativo che funziona con energia solare. Attraverso le placche solari, posizionate sulla sommità del pannello, si genera energia elettrica che permette il funzionamento di due schermi, nei quali si comunicano informazioni relative all’orario, il traffico, i tempi di attesa.

E l’Italia? Se quattro giorni vi sembrano pochi per visitare una città straniera, ma non volete rinunciare a un weekend lungo all’insegna dell’eco-friendly potete consultare la rete di alberghi, agriturismi e strutture recettive che hanno aderito all’iniziativa ”Partire col verde” di Azzero CO2, un progetto che propone alle strutture turistiche italiane ”pacchetti green”, volti a migliorare l’efficienza energetica riducendo l’emissione di anidride carbonica (Co2). Oppure il sito di Legambiente Turismo, per un turismo più sostenibile e di qualità o, infine, EcoWorldHotel, il primo gruppo in Italia di alberghi e bed&breakfast eco-sensibili. Buon viaggio!

Elena Marcon

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