A Monterotondo Marittimo, dove la geotermia è risorsa per le attività produttive e il turismo
Gli allevatori Giuseppe e Mario, l’assessore al turismo Orano e la guida escursionistica Andrea. Tre personaggi di una comunità, il paese di Montorotondo Marittimo, in Toscana, che sta diventando un modello di economia sostenibile. Una comunità che ha saputo e sta riuscendo a valorizzare le sue risorse naturali: in particolare, il calore della terra e le sue manifestazioni di superficie sono diventate una risorsa turistica, ma permettono anche di risparmiare agli imprenditori e ai cittadini, che lo usano per i processi produttivi e più semplicemente per riscaldarsi.
Giuseppe e Mario Tanda sono allevatori, seguono una tradizione familiare antica e nei loro 200 ettari di terreno, coltivati a prati e a erbai, allevano più di mille capi ovini che pascolano a 600 metri sul livello del mare. Sono i proprietari di “Podere Paterno” che amano definire: caseificio geotermico, perché utilizza il calore naturale che la zona offre per il ciclo produttivo. “Siamo partiti circa una decina di anni fa, prima avevamo una caldaia a gasolio che abbiamo sostituito con uno scambiatore geotermico. C’è un’agevolazione e abbiamo il calore quasi a costo zero, resta da pagare la manutenzione“.
La geotermia,quindi, taglia la bolletta energetica, ma non solo. E’ diventata il filo conduttore dell’azienda. Il non utilizzare le fonti termiche tradizionali derivate dal petrolio valorizza i prodotti aziendali e il sistema energetico è al centro delle visite aziendali. I turisti varcano la soglia di Podere Paterno per conoscere come si utilizza la geotermia e così conoscono e comprano i formaggi aziendali. “Riceviamo le visite delle scuole, offriamo loro le degustazioni e spieghiamo il funzionamento del sistema energetico, come l’energia della terra viene usata nel nostro laboratorio di trasformazione“.
Intervistiamo poi l’assessore Orano Pippucci, che ci tiene subito a definire i confini: “Siamo all’interno del Parco Colline Metallifere, il Tuscan Mining GeoPark, con altri sei Comuni e nel nostro territorio comunale è presente il Parco Le Biancane, ricco di fenomeni naturali originali”, che conosceva bene già Dante Alighieri: “…versan le vene le fummifere acque per li vapor che la terra ha nel ventre, che d’abisso li tira suso in alto“.
Uno spettacolo naturale diventato forziere di economia turistica: “La conferma arriva dalle 17 mila presenze che abbiamo durante l’anno; qui ci sono soprattutto agriturismi ed alloggi a locazione privata - prosegue l’assessore - ma l’offerta è ancora scarsa, rischiamo che questo fenomeno sia fine a se stesso. Dobbiamo organizzarci”. Il pensiero corre “All’albergo diffuso: bisogna censire le disponibilità delle case private e metterle insieme”. Prospettive di crescita turistica sostenibile. E poi, conclude Pippucci, “possiamo dire che siamo il Comune dove il riscaldamento costa meno, quasi gratis, ha un prezzo politico per tutte le abitazioni del centro storico e si ha una fornitura gratuita verso, per esempio, chi pratica la selvicoltura”. Tutto grazie alle “fumarole” e alla geotermia.
Ad accompagnare i turisti c’è la guida locale, che “unisce i punti” e fa conoscere sia le attrattive pubbliche che quelle private. E’ il lavoro che si è inventato Andrea Mariottini, che ha scritto e creato itinerari in questa sorta d’Islanda d’Italia: “Si tratta di un anello con partenza dal Geosito delle Biancane di Monterotondo Marittimo, le cui caratteristiche sono le manifestazioni geotermiche naturali: fumarole, lagoni, putizze, fumacchi, bulicami, ecc.”. L’escursione prevede: “Una spiegazione del geosito, dove possiamo ammirare queste manifestazioni naturali, con colori vari, mineralizzazioni, specie botaniche pioniere…”, insomma come sedere tra i banchi di scuola, ma con più emozione e curiosità, grazie alle dimostrazioni di Andrea: “In alcune fratture del terreno dove fuoriesce la fumarola sperimentiamo la cottura dell’uovo direttamente sulla roccia calda, con una temperatura di circa 100°C “. Uno show cooking a scopo didattico ambientale. L’itinerario prosegue “Verso Sasso Pisano e dopo aver visitato la Porta dell’Inferno (un anfratto naturale con forte emissione di fumarole) facciamo tappa per pranzo al Birrificio Geotermico ”Vapori di Birra” dove viene prodotta la birra di ottima qualità utilizzando il vapore geotermico nel processo produttivo”. Una valorizzazione, dunque, che non si limita ai monumenti naturali, ma incontra anche la cultura materiale, per far capire quali ottimi traguardi si possono raggiungere quando l’uomo e la natura collaborano invece di annientarsi a vicenda.
Gian Basilio Nieddu