Home » Campioni d'Italia »Rubriche » Dalla Corte dell’Aja a Papa Francesco: verso una giustizia ambientale transnazionale contro gli ecocidi:

Dalla Corte dell’Aja a Papa Francesco: verso una giustizia ambientale transnazionale contro gli ecocidi

giugno 26, 2013 Campioni d'Italia, Rubriche

Antonino Abrami, ex giudice di Cassazione, docente universitario e fondatore dell’Accademia Internazionale di Scienze Ambientali, è il simbolo della battaglia ormai decennale per la costituzione di una Corte Penale Internazionale per i Reati Ambientali e di un Tribunale Europeo dell’Ambiente. Più che battaglia, però, sarebbe più corretto definirlo un lungo e complesso lavoro legislativo e diplomatico, che unisce il dialogo costante con i rappresentanti politici a diversi livelli alla ricerca e alla sensibilizzazione di istituzioni e cittadini. Lo scopo ultimo è ambizioso: far sì che i disastri transnazionali vengano puniti in modo adeguato e le compensazioni richieste alle multinazionali, spesso responsabili dei misfatti, siano eque, considerando “il grave reato ambientale intenzionale transfrontaliero quale crimine contro l’umanità”.

Tutto è partito nel 2003, con la nascita dell’Accademia Internazionale di Scienze Ambientali, oggi presieduta dal Premio Nobel per la Pace Adolfo Perez Ezquivel, che promuove ricerche e iniziative per la tutela dell’ambiente. A partire dall’impegno per la nascita dei due nuovi organismi giudiziari. Venerdì scorso, a Venezia, durante il primo convegno organizzato dalla Fondazione Internazionale per la Giustizia Ambientale (la SEJF, Supranational Environmental Justice Foundation), nata da pochi mesi per supportare le battaglie giuridiche dell’Accademia e costituirsi parte civile nei principali processi ambientali, sono state presentate 12 storie esemplari di ecocidio, per “rendere evidente come molte delle più gravi sciagure ambientali che hanno devastato o stanno ancora devastando il Pianeta, in presenza di una legislazione internazionale più efficace, potevano essere del tutto evitate oppure – in altri casi – risarcite in modo adeguato al danno provocato, con i colpevoli assicurati alla giustizia”. Nella lista ci sono i casi dei 350.000 abitanti delle Maldive  che si preparano a emigrare a causa del cambiamento climatico e delle grandi estensioni di foresta tropicale distrutte in Indonesia dalla multinazionale della carta APP, al ritmo dell’equivalente di 300 campi di calcio ogni ora. “L’elenco degli hot spot non è che una tappa del percorso che vuole portare a redigere un vero e proprio Atlante dell’Ecocidio su scala planetaria e soprattutto alla creazione di strumenti che intervengano laddove gli Stati nazionali sono conniventi con le ragioni degli inquinatori, perché troppo deboli o ricattabili”, spiega Antonino Abrami, presidente di SEJF.

Un primo passo per un sistema giudiziario sovranazionale per i reati ambientali potrebbe essere la costituzione del Tribunale Europeo. “Potrebbe essere un nuovo organismo oppure una nuova sezione della Corte di Giustizia Europea.  In questo percorso, una tappa importante è stata la mia audizione in Commissione Ambiente, Salute Pubblica e Sicurezza Alimentare dell’Europarlamento. Dopo si è riunita la Direzione Generale Politiche Interne, Diritti dei Cittadini e Affari Costituzionali che ha esaminato la proposta ritenendola realizzabile a medio termine, ossia in un paio d’anni”. L’Europa potrebbe così fare da traino per dar vita poi a una sezione della Corte dell’Aja dedicata ai reati ambientali: “Giudicherebbe reati transnazionali, agendo in via di supplenza, ossia al posto dei tribunali nazionali quando questi sono inadempienti. Sarebbe un organo totalmente indipendente, in grado di intervenire anche in via preventiva: pensiamo per esempio alle tante carrette del mare che oggi circolano cariche di petrolio, mettendo a rischio gli ecosistemi marini e le economie basate sulle risorse ittiche e sul turismo. Sono in tutto una settantina, e la Corte potrebbe sequestrarle impedendo loro di partire e causare eventuali nuovi disastri come quelli della Prestige o della Enrica Lexie”.

Non un’invasione di campo nei confronti dei tribunali nazionali, ma una garanzia, precisa Abrami: “Quando c’è un reato ambientale, le indagini subiscono sempre un rallentamento. Entrano in gioco pressioni, giochi di competenze, ingerenze da parte di multinazionali da cui interi Stati spesso dipendono. In questo senso, l’esistenza di una Corte Internazionale potrebbe far lavorare in modo più tranquillo anche le istituzioni nazionali”.

Un caso virtuoso è quello del processo a Torino ai vertici dell’Eternit: “Lì non si sono considerati solo i morti, ma anche l’entità sul disastro e gli effetti sulla popolazione. Ma è un caso ancora raro”. E in questa battaglia potrebbe essere coinvolto anche Papa Francesco, sensibile a questi temi: “Il presidente dell’Accademia Adolfo Perez Ezquivel, professore e attivista argentino per i diritti umani, ieri lo ha incontrato, chiedendogli di promulgare un’enciclica sulla tutela ambientale e la giustizia transnazionale dell’ambiente”.

Veronica Ulivieri

Share and Enjoy:
  • Print
  • PDF
  • email
  • Facebook
  • Google Bookmarks
  • del.icio.us
  • Digg
  • Twitter
  • LinkedIn
  • Current
  • Wikio IT
  • Netvibes
  • Live


PARLA CON LA NOSTRA REDAZIONE

Newsletter settimanale


Notizie dalle aziende

Amazon Sustainability Accelerator: al via la seconda edizione per le start up

febbraio 9, 2023

Amazon Sustainability Accelerator: al via la seconda edizione per le start up

Si è aperta oggi, 9 febbraio 2023, la seconda edizione dell’Amazon Sustainability Accelerator, il programma rivolto alle startup nella fase Early Stage focalizzate sulla sostenibilità. Lanciato da Amazon, EIT Climate-KIC (l’hub europeo per l’innovazione in materia di clima) e WRAP (una delle principali ONG britanniche impegnate nel contrasto al cambiamento climatico), Accelerator è aperto alle startup che stanno creando [...]

Rapporto Deloitte “Digital Green Evolution”: nel 2022 gli smartphone genereranno 146 milioni di tonnellate di CO2

marzo 14, 2022

Rapporto Deloitte “Digital Green Evolution”: nel 2022 gli smartphone genereranno 146 milioni di tonnellate di CO2

Di fronte ad un numero di dispositivi che ormai nel complesso supera la popolazione mondiale, cresce l’attenzione ai temi della sostenibilità e degli impatti ambientali derivanti dalla produzione, dall’uso e dallo smaltimento dei “telefonini“, i device di più comune utilizzo sia tra giovani che adulti. A evidenziare la criticità di questi numeri è intervenuto il [...]

Matteo Viviani, una iena in verde a caccia di greenwashing

ottobre 29, 2021

Matteo Viviani, una iena in verde a caccia di greenwashing

L’ambiente e il clima sono ormai diventati temi “mainstream”. Anche se pochissimi fanno, tutti ne parlano! Soprattutto le aziende, che hanno intercettato da tempo la crescente attenzione di consumatori sempre più critici e sensibili all’ecosostenibilità di prodotti e servizi.  Vi viene in mente un’azienda che oggi non si dica in qualche modo “green” o “ecofriendly”? [...]

“L’Adieu des glaciers”: al Forte di Bard le trasformazioni dei ghiacciai alpini

giugno 18, 2021

“L’Adieu des glaciers”: al Forte di Bard le trasformazioni dei ghiacciai alpini

“L’Adieu des glaciers: ricerca fotografica e scientifica” è un progetto prodotto dal Forte di Bard, che intende proporre un viaggio iconografico e scientifico progressivo tra i ghiacciai dei principali Quattromila della Valle d’Aosta per raccontare, anno dopo anno, la storia delle loro trasformazioni. L’iniziativa, che ha un orizzonte temporale di quattro anni, ha iniziato la sua [...]

Quando le rinnovabili conquistano le basi militari: il caso francese di BayWa r.e.

aprile 19, 2021

Quando le rinnovabili conquistano le basi militari: il caso francese di BayWa r.e.

Ormai è noto che la cavalcata delle rinnovabili è inarrestabile, ma questa è una vera e propria “conquista militare”: BayWa r.e., player globale nel settore delle energie rinnovabili, ha annunciato di aver trasformato due basi aeree inutilizzate e dismesse in Francia in parchi solari e terreni agricoli per l’allevamento di pecore. La società del Gruppo [...]

Tree-ticket: il concerto si paga in alberi

aprile 15, 2021

Tree-ticket: il concerto si paga in alberi

Un concerto in presenza, immersi in una foresta, per riavvicinare l’uomo alla natura attraverso la musica del violoncellista Mario Brunello e di Stefano Mancuso, con una differenza rispetto a qualsiasi altro concerto al mondo: l’accesso si paga in alberi, con il TreeTicket. L’esperimento si terrà a Malga Costa in Val di Sella, in Trentino, nella cornice della [...]

Ricerca Mastercard: la spesa post-Covid vira verso modelli più sostenibili

aprile 13, 2021

Ricerca Mastercard: la spesa post-Covid vira verso modelli più sostenibili

Secondo quanto emerge da una nuova ricerca di Mastercard incentrata sulla sostenibilità, a seguito della pandemia da Covid-19 sarebbe cresciuto in modo significativo il desiderio da parte di italiani ed europei di salvaguardare l’ambiente e miliardi di consumatori nel mondo sarebbero disposti ad adottare comportamenti “più responsabili“. Oltre la metà dei nostri connazionali (64% contro il [...]

Visualizza tutte le notizie dalle Aziende