Agroinnova: l’eccellenza nella ricerca agro-alimentare
Alle porte di Torino, circondato dalle Alpi, esiste un centro di eccellenza dedicato alla ricerca la cui fama e la cui expertise sono giunte fin all’Estremo Oriente. Si tratta del Centro di Competenza per l’Innovazione Agroinnova dell’Università di Torino.
Agroinnova si è specializzato fin dalla sua creazione, nel 2002, nei campi della ricerca agro-ambientale ed agro-alimentare, dell’alta formazione e del trasferimento tecnologico, lavorando a stretto contatto con il mondo delle imprese del settore. Oltre un quarto dei finanziamenti che Agroinnova riceve ogni anno da istituzioni e aziende italiane e internazionali sono reinvestiti in ricerca, con l’acquisto di nuove apparecchiature e il miglioramento delle infrastrutture, aumentando sempre più, con il passare del tempo, il numero di ospiti stranieri (studenti, dottorandi e ricercatori) e consentendo di attivare molte collaborazioni con istituzioni di tutto il mondo.
Nei suoi gruppi di ricerca specialistica lavorano più di 40 tra dottorandi, assegnisti, consulenti, tecnici e collaboratori; la composizione del personale è caratterizzata da una forte presenza femminile, rispecchiata anche dalla struttura organizzativa: il presidente Angelo Garibaldi, infatti, è affiancato dal direttore Maria Lodovica Gullino e anche il consiglio scientifico, formato da 30 eminenti ricercatori italiani e stranieri, nonché da dirigenti di Ministeri e Istituzioni partner e da responsabili tecnici di aziende private, è connotato dalla presenza di numerose donne.
Ma questa non è certo l’unica particolarità che contraddistingue Agroinnova rispetto ad altri centri di ricerca italiani. Nel corso degli ultimi anni, mostrando una notevole lungimiranza, Agroinnova ha sviluppato una notevole competenza nel campo del trasferimento tecnologico, operando intensamente in paesi in via di sviluppo e ad economia emergente come la Cina e l’India.
In Cina, in particolare, coordina e realizza un programma di cooperazione finalizzato alla ricerca nel campo dell’agricoltura sostenibile e della sicurezza alimentare, tematiche di estrema attualità nel quadro politico ed economico internazionale. L’attività di cooperazione è tesa alla risoluzione di questioni pratiche come il sistema di difesa delle piante, argomento di notevole importanza anche per l’affinità con problematiche di tipo ambientale e igienico-sanitario.
D’altro canto, le nuove forme di agricoltura sostenibile portate da Torino alla Cina potranno, da un lato, garantire un miglioramento degli standard qualitativi nella filiera produttiva agroalimentare (in particolare, quella destinata all’esportazione) e dall’altro consentiranno un miglioramento del reddito degli agricoltori locali, e ancor più una maggiore tutela della loro salute e delle loro condizioni di vita. Il tutto tramite un coinvolgimento diretto di imprese, istituti e centri di ricerca cinesi, i quali possono approfittare, al pari, di tutti i benefici diretti e indiretti derivanti da queste operazioni di trasferimento tecnologico.
Parallelamente ai rapporti internazionali Agroinnova è, tuttavia, una realtà ben radicata nel proprio territorio di appartenenza, ossia la Provincia di Torino e la Regione Piemonte. Il Piemonte, in particolare, ha nel comparto agricolo uno dei punti di forza della propria economia, caratterizzata da vette di eccellenza riconosciute in ambito internazionale – basti citare al proposito il settore vinicolo. Il Centro è in grado di preparare tecnici e specialisti qualificati per imprese del settore che operano sul territorio e di realizzare progetti come MoMaVip, finalizzato alla realizzazione di un modello di supporto alle decisioni per il contenimento delle malattie della vite in Piemonte.
Tutto questo non sarebbe possibile senza la ricerca di base ed applicata, vero punto di forza di Agroinnova – che ha attualmente in attivo oltre 40 progetti, molti dei quali finanziati dall’Unione Europea, sui quali investe oltre 3 milioni di euro all’anno. Tra i principali argomenti oggetto di ricerca la sicurezza alimentare, le strategie di difesa eco-compatibile nei confronti di malattie delle colture, le biotecnologie applicate alla difesa delle colture e alla protezione dell’ambiente e gli aspetti collaterali negativi legati all’impiego di fitofarmaci. Agroinnova ha inoltre sviluppato due brevetti relativi a microrganismi agenti di lotta biologica.
Eva Filoramo