Vandana Shiva annuncia il manifesto Terra Viva: “Non lasciamo Expo alle multinazionali”
“Le multinazionali che hanno distrutto i nostri terreni e prodotto cibo spazzatura saranno tutte ad Expo. Mc Donald, Coca Cola, Monsanto, Syngenta, Nestlè, Eni, Dupont, Pioneer: bastano queste a rappresentarle tutte. Ma le multinazionali non ‘nutrono il Pianeta’, come proclama lo slogan di EXPO 2015. Lo affamano. Cosa si può fare per impedire che EXPO sia solo la passerella dell’agroindustria e di chi pensa che la strada per nutrire il pianeta sia solo scegliere la tecnologia apparentemente più innovativa o la molecola di sintesi più raffinata?”.
Vandana Shiva, economista, attivista e presidente della fondazione Navdanya International, alla vigilia dell’Esposizione Universale ne denuncia i rischi. “Dobbiamo fare di tutto per difendere un modello agroalimentare fondato sull’agricoltura familiare come quello italiano, europeo e di molti altri paesi. Dobbiamo riaffermare l’orgoglio dei tanti piccoli agricoltori di tutto il mondo che hanno tenuto a costo di grandi difficoltà, i loro campi e che li coltivano con i metodi biologici ed ecologici”.
Per Vandana Shiva il punto cruciale è portare in Expo “altri contenuti”: “Dobbiamo cogliere l’occasione per incontrare persone che incrociano difficilmente i temi della difesa della biodiversità e che magari pensano che la questione del cibo sia solo un tema di quello che si riesce a mettere in tavola e non una questione centrale per ridefinire l’economia e la democrazia. Se noi, i movimenti e le associazioni che hanno scelto di entrare dentro i cancelli di Expo, saremo capaci di aprire le porte al mondo, alle ragioni della Terra dalla quale può nascere un nuovo paradigma economico allora è possibile che EXPO diventi un’occasione. L’occasione per passare dal modello ‘taglia e brucia’ che è proprio dell’economia lineare estrattiva delle risorse al modello economico, politico e sociale circolare basato sulla ‘restituzione’“.
Il prossimo 2 maggio sarà presentato il manifesto Terra Viva, con un invito a tutti i cittadini per lavorare “verso una nuova visione, un nuovo paradigma attraverso cui sconfiggere la fame e la malnutrizione, lavorando in armonia con la terra, non dichiarando guerra contro di lei”.