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Protesta di Wwf, Legambiente e Greenpeace: “Inondiamo di mail i governi di USA e Cina!”

novembre 16, 2009 Internazionali, Politiche

Courtesy of FlickrAl grido di “Nessun rinvio, nessun passo indietro!” Greenpeace, Legambiente e Wwf scendono in campo fianco a fianco per salvare il vertice di Copenaghen.

 Di fronte alla decisione di Barack Obama e Hu Jintao di rinviare la firma di un protocollo d’intesa mondiale  che avrebbe dovuto coinvolgere i leader di 192 Paesi sui temi delle emissioni di gas nocivi all’ambiente e sulla tendenza del riscaldamento globale, le tre associazioni scendono in campo affermando che la terra non può più aspettare: ” i governi del mondo devono impegnarsi a sottoscrivere a Copenaghen un accordo vincolante per tagliare le emissioni di gas serra”.

Affinché i governi americano e cinese cambino idea e rivedano l’accordo sul clima stilato dai loro presidenti che prevede di ridurre la portata delle decisioni da prendere nel prossimo vertice sul clima, i cittadini di tutto il mondo debbono mobilitarsi. “Non lasciamo che la decisione di Barack Obama e Hu Jintao declassi il vertice di Copenaghen, riducendolo a un ennesimo negoziato politico intermedio – scrivono le associazioni ambientaliste -; il summit deve rimanere la sede di un accordo globale sul clima, con la sottoscrizione di obiettivi quantificati e legalmente vincolanti e di impegni finanziari precisi. Questa occasione non può essere rimandata a data da definire, perché l’innalzamento della temperatura del pianeta ha già raggiunto il livello di guardia e molti paesi già ne patiscono pesantemente le conseguenze”.

Partendo da queste premesse Greenpeace, Legambiente e WWF, con l’appoggio di Kyoto Club e QualEnergia, invitano a un’azione concreta quanto singolare: la protesta telematica. “Inondiamo di e-mail le sedi delle rappresentanze statunitensi e cinesi, scriviamo loro su facebook, facciamogli capire che ai cittadini l’accordo Usa-Cina non piace perché fa male all’ambiente e alle persone”.

Vedi anche aggiornamento su:

Greenews.info, “Copenhagen: pre-vertice per evitare il flop“, 17 novembre 2009

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