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Blue is the new green: il Gruppo Bolloré sbarca in Italia con il car sharing elettrico. Ed è solo l’inizio…

Grande evento, ieri, al Politecnico di Torino, per la presentazione di Blue Torino, il primo car sharing in Italia di Blue Solutions, l’azienda del gruppo francese Bolloré, che punta sulla mobilità 100% elettrica, grazie alle Bluecar sviluppate negli anni scorsi insieme a Pininfarina.

Un investimento iniziale di 4 milioni di euro, nella città sabauda – che, precisa il sindaco Piero Fassino, “diventeranno 13 milioni a regime” – per arrivare a 150 auto e 250 colonnine di ricarica entro un anno dall’attivazione del servizio.

Il core business è però nelle batterie LMP® (Litio-Metal-Polimeri), una tecnologia innovativa sviluppata dal Gruppo Bolloré, che non soffre variazioni climatiche e offre una sicurezza di utilizzo superiore alle batterie a elettrolita liquido, grazie ad una stabilità termica molto più elevata, che evita i surriscaldamenti. La batteria è, inoltre, tra le poche sul mercato ad avere una capacità energetica di 30 kw/h, che garantisce un’autonomia di 250 km in ambienti urbani.

Un nuovo competitor, dunque, sul mercato delle auto “sostenibili”? “Non è nostra intenzione fare competizione ai costruttori di automobili – spiega a Greenews.info, Serge Amabile, presidente di Bluetorinonon è il nostro mestiere”. Niente vendite dunque ai privati? “Potremmo valutare le flotte aziendali, per chi fosse interessato…”. E il bus esposto nel cortile del Politecnico? “E’ il nostro 6 metri elettrico per il servizio pubblico. Non è previsto per il momento a Torino, ma se gli amministratori pubblici ne facessero richiesta…”. Amabile lascia intendere che gli sviluppi dei loro prodotti e servizi sono potenzialmente molto ampi, come del resto facilmente intuibile in un Gruppo che fa della diversificazione dei settori e dell’investimento in innovazione la ricetta vincente di un fatturato da 11 miliardi di euro l’anno. Basta sfogliare le pagine del sito Blue Solutions per imbattersi nel Bluebus, il Bluetram, la Blueboat e la Bluesummer, simpatica versione cabriolet della Bluecar (che, a mio parere, strizza un po’ l’occhio ai francesi nostalgici della vecchia Renault 4 Frog…).

Dopo l’inaugurazione della prima stazione di ricarica torinese, in Corso Duca degli Abruzzi, davanti al Politecnico – alla presenza di Marie Bolloré, Direttore Amministrativo del Gruppo, del Ministro dei Trasporti Graziano Delrio e del sindaco Piero Fassino – la giornata dedicata al “Futuro della Mobilità Sostenibileè proseguita con un workshop (non meno interessante per capire il futuro della mobilità) sulle nuove sfide della logistica urbana.

E’stato Delrio a mettere il dito in una piaga nazionale mai curata, ricordando che “l’Italia perde ogni anno 40/60 miliardi di euro per inefficienze nella logistica e carenza nelle infrastrutture“. “Lo dico qui al Politecnico – ha ammesso il ministro – luogo di intelligenze, di cui la politica, onestamente, ha fatto scarso uso…“. Il futuro, dunque, è ancora tutto da costruire e passa attraverso la visione europea dei “corridoi” Nord-Sud ed Ovest-Est, dove le città di Novara e Verona avranno un ruolo determinante come punti di intersezione.

La mobilità, del resto, ha ricordato il rettore Marco Gilli, è uno dei grandi temi dei bandi europei Horizon 2020. E anche in questo campo il Gruppo Bolloré non intende farsi trovare impreparato. La direttrice marketing di Blue Solutions, Sandrine Ressayre, ha infatti presentato un’altra delle declinazioni del mondo sempre più Blue, il progetto Bluedistrib, per la gestione, con mezzi elettriciça va sans dire, della logistica urbana dell’ultimo miglio, attualmente in sperimentazione in alcuni quartieri parigini. Bluedistrib potrebbe veramente essere una novità disruptive per il commercio di prossimità: il 42% dei francesi vorrebbe infatti acquistare e ritirare la spesa e altri prodotti da commercianti di fiducia e negozi di quartiere, ma il limite, oggi, è dato dagli orari di apertura e dai tempi di ordine e rifornimento, che fanno vincere, ovviamente, la grande distribuzione. Questo non succederebbe se, in giro per la città, fossero accessibili 24 ore su 24, 7 giorni su 7, mini-depositi dove consegnare e ritirare la merce, con semplici carte magnetiche. E il mondo è sempre più Blue…

Andrea Gandiglio

Leggi anche l’articolo nella sezione Green News di Tuttogreen su LaStampa.it


 

 

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