Biodiversità: siamo tutti coinvolti
I sondaggisti di Eurobarometro, il settore di analisi della pubblica opinione della Commissione Europea, alla domanda: “cosa ne pensa del rischio scomparsa della biodiversità sul nostro pianeta?” si sono ritrovati almeno una volta su due di fronte a un grande punto interrogativo dipinto sul volto dell’intervistato.
Pare che in tutti gli Stati Membri soltanto il 38% degli individui sottoposti al sondaggio conosca il significato del termine “biodiversità” mentre la maggioranza soffra di una profonda mancanza di informazione a riguardo. Fatto abbastanza grave se si pensa che tra le principali cause della perdita della diversità biologica ci sono le attività dell’uomo, con il supersfruttamento dei terreni agricoli, il consumo non sostenibile delle risorse, la deforestazione, l’inquinamento e l’introduzione di specie invasive.
E ancor più grave se si considera che l’UE ha cominciato questa lotta ben dieci anni fa, ponendosi un obiettivo che è ancora molto lontano dall’essere raggiunto: negli ultimi tempi si è avuta un’accelerazione del fenomeno con un tasso di estinzione delle specie pari a 100 – 1000 volte più elevato del “background”, rateo di estinzione medio nel corso dell’evoluzione biologica planetaria.
In Europa circa il 42% dei mammiferi sono a rischio, insieme al 12% degli uccelli e al 45% delle farfalle e dei rettili. A livello mondiale il 60% dei servizi dell’ecosistema terrestre ha subito un processo di degrado negli ultimi cinquanta anni.
“La biodiversità, leggiamo sul sito internet della Commissione Europea, è la natura in tutte le sue forme, è l’insieme di tutti gli organismi viventi. Con questo si intende tutti gli ecosistemi, gli animali, le piante e i microrganismi che in esse dimorano, ma anche i geni di queste specie e i vincoli che esistono tra di loro. La biodiversità è il fondamento stesso della vita: la danza di un’ape intorno al fiore…le rane che saltano sull’acqua…i lombrichi che strisciano sul terreno…e anche voi, mentre osservate tutto questo mentre state passeggiando su un prato. Siamo tutti coinvolti”.
A partire da questo credo e dall’allarmante situazione di disinformazione dei cittadini l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha dichiarato il 2010 Anno Internazionale della Biodiversità, lanciando in concomitanza una campagna di sensibilizzazione volta a rendere più consapevole la cittadinanza sul tema della e mostrando le effettive implicazioni nella vita quotidiana di una mancata protezione della diversità biologica.
Per fare in modo che la rete informativa si capillarizzi sempre più, l’UE, oltre alle singole iniziative, ai convegni, alle conferenze sul tema, ha deciso di avvalersi anche dell’aiuto del social network più diffuso al mondo, creando un’applicazione Facebook che permette di “biodiversificare” la propria fotografia e far circolare il messaggio all’interno della propria cerchia di amicizie. Attualmente gli utenti “biodiversificati” sono 14481, vuoi essere il prossimo?
Elena Marcon