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Green Clouds: le fate della musica celtica, tra boschi incantati e caos romano

aprile 29, 2016 Rubriche, Very Important Planet

Cinque ragazze innamorate della musica celtica che flirtano con l’elettronica per far sgorgare note di Keltronic (titolo del loro ultimo lavoro), genere originale tra tradizione ed innovazione generato da Grania (Graziana Giansante), Roisin (Marzia Ricciardi), Erin (Maurizia Reali), Eirwen (Cristina Patrizi) e Neala (Valentina Lauri). Sono loro le Green Clouds, il quintetto che dalla primavera del 2007 incanta le platee di mezza Europa, da un palco all’altro. A iniziare dal concerto di apertura del St Patrick’s Day Festival alla Guinnes Storehouse di Dublino. Musica e tanta natura, il loro nome è un programma, come nei loro video ambientati nei boschi. Le abbiamo incontrate per V.I.P. – Very Important Planet al termine del loro concerto al Villaggio della Terra, in occasione dell’Earth Day 2016.

D) Ragazze, nei vostri video e brani c’è sempre un forte riferimento alla natura, una fonte d’ispirazione quasi magica per la vostra musica…

R) Assolutamente si. A iniziare dal nostro nome, dall’ambientazione dei nostri video nei boschi – come in Trance Celtica – e dal nostro look in stile fantasy. Non a caso ci definiscono le fate della musica celtica, qualcuno anche streghe (e scoppia una risata… NdR). E’ chiaro anche il brano Green Joy, la gioia di vivere la natura. In un concept live al Teatro Brancaccio abbiamo proiettato dei video: il primo dedicato alla guerra, poi ai quattro elementi - fuocoariaacquaterra – per rappresentare l’equilibrio del mondo. La nostra musica è ispirata all’Irlanda, un’isola ricca di natura.

D) Musica celtica, suoni ancestrali, ma sposati all’elettronica come emerge nel vostro terzo album Keltronic…

R) Quando abbiamo iniziato, meglio quando siamo diventate operative, nel 2007, la scelta è stata quella acustica. Poi la formazione e la  musica si è molto evoluta. Lavoriamo con composizioni originali del maestro Francesco Marchetti e nonostante la partecipazione  a numerosi festival di musica celtica, siamo orgogliose di aver aperto il concerto di Hevia a Roma, condividiamo ambientazioni non di nicchia.

D) Amate la natura come è evidente dalla musica e dalle immagini che scegliete per i vostri video, pensate che esista una emergenza ambientale più pericolosa delle altre?

R) Il surriscaldamento del pianeta, le temperature che si alzano. Non c’è più una stabilità del clima e osserviamo sempre più fenomeni allarmanti come le alluvioni, le frane e non possiamo dimenticare il disboscamento di molte parti del pianeta. E’ una tristezza pensare a come stiamo distruggendo quotidianamente il mondo…

D) Qual è il vostro rapporto quotidiano con l’ambiente?

R) (Risponde Graziana in arte Grania, NdR). Io abito in campagna, ho sempre vissuto all’aria aperta, un fatto che conferma il mio amore per la natura, e ripudio il traffico. Siamo un gruppo romano e purtroppo conosciamo molto bene la situazione caotica della Capitale. Nel mio piccolo raccolgo sempre le cartacee per strada, è pieno anche in campagna, poi penso ad acquistare un’auto elettrica. Insegno musica in una scuola e ripeto ogni giorno in aula che bisogna rispettare l’ambiente, è necessario iniziare dai più piccoli perché con gli adulti si fa difficoltà a lavorare su questo tema. Io litigo spesso con i miei vicini che buttano le cicche per terra.

D) Grania hai accennato alla situazione ambientale di Roma. Cosa si può fare, secondo te, per migliorare la qualità della vita nella nostra Capitale?

R) In realtà io abito in provincia e ogni volta che vado a Roma mi sembra di stare in una discarica a cielo aperto, è sporca e si fa fatica a respirare nonostante ci siano tanti spazi verdi. Penso a Villa Borghese, un luogo splendido, quindi le potenzialità  non mancano, ci sono numerose opportunità, ma serve un lavoro fatto ad hoc, un’iniziativa che parta dall’alto. Ma sono convinta che non cambierà nulla, nessuno fa nulla. Il problema del traffico è comune a tante grandi città e sicuramente è difficile trovare una soluzione. A Roma puntano sul blocco del traffico ma sono azioni sporadiche, non so se veramente sono utili a risolvere il problema inquinamento. Si dovrebbe puntare a maggiori sanzioni, per esempio contro chi lascia il motore acceso.

D) Avete in cantiere qualche iniziativa ambientale ?

R) Oltre a quella dove abbiamo partecipato al Villaggio della Terra speriamo di essere invitate e dare il nostro contributo a numerosi eventi che permettano di sensibilizzare la popolazione su un tema fondamentale come quello ambientale.

D) Volete lanciare un messaggio ad alto contenuto “naturale” per i nostri lettori?

R9 Beh, la nostra musica si lega moltissimo alla natura, quindi consigliamo di ascoltarla davanti ad un paesaggio e pensare a come tenerlo pulito!

Gian Basilio Nieddu

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