Home » Bollettino Europa »Rubriche » L’Unione Europea davanti alla sfida degli OGM 2.0:

L’Unione Europea davanti alla sfida degli OGM 2.0

gennaio 18, 2016 Bollettino Europa, Rubriche

Selezione varietale inversa, innesti cisgenesi e intragenesi, agroinfiltrazione, nucleasi a dito di zinco. Sono solo alcune delle “nuove tecniche di miglioramento genetico vegetale”, dai nomi decisamente inquietanti.  Naturalmente sconosciute alla maggioranza di noi, ma che permettono la manipolazione tramite le cosiddette new breeding techniques (NBTs). E la creazione di quelli che comunemente oggi si chiamano OGM 2.0. una nuova generazione di organismi geneticamente modificati attualmente all’esame della Commissione Europea.

Le controverse colture così generate sono al centro di un’analisi giuridica da parte dell’Esecutivo comunitario per valutare se rientrino nell’ambito di applicazione della direttiva 2001/18/CE sull’emissione deliberata nell’ambiente di OGM e della direttiva 2009/41/CE sull’impiego confinato di microrganismi geneticamente modificati.

Le conclusioni del gruppo di esperti dovrebbero essere pubblicate entro fine marzo e stabilire se alcune di queste nuove tecniche di selezione vegetale potranno essere introdotte in questa legislazione. L’interpretazione giuridica sarà poi sottoposta agli Stati membri, ai rappresentati del Parlamento europeo e alle parti interessate. L’ultima parola sulla normativa UE, in ogni caso, spetterà alla Corte di Giustizia Europea. Dalla quale verrà il parere definitivo e vincolante per l’interpretazione del diritto comunitario.

Vero e proprio rompicapo per le istituzioni europee dal momento che queste tecniche fanno sì ricorso a metodi di ingegneria genetica, ma spesso i prodotti ottenuti non presentano sequenze geniche esogene come nei tradizionali organismi geneticamente modificati. Nessun DNA estraneo finisce cioè nelle piante biotech e non si tratterebbe di OGM, dicono i loro sostenitori. I contrari, invece, vedono in questo approccio solo un altro tentativo di far rientrare sui mercati europei, dalla finestra, gli organismi geneticamente manipolati cacciati dalla porta nei mesi scorsi. Difficile quindi attribuire loro uno status che possa determinarne l’eventuale bando dal suolo UE o meno. Ecco perché in Europa si discute, ormai da tempo, del loro trattamento giuridico e in particolare se debbano rientrare nella legislazione sugli OGM.

Alla chiarezza di questi aspetti sono interessati, prima di tutto coloro i quali temono che si tratti di OGM mascherati. Questi nuovi organismi, infatti, potranno finire per essere  liberi di circolare sul mercato senza etichettatura. Ma naturalmente anche le tante imprese europee che fanno ricerca in questo settore. Nonostante, infatti, molti stati UE abbiano vietato coltivazione e commercio di OGM sul proprio territorio, il Vecchio Continente rimane leader nella ricerca nel campo del miglioramento genetico. Stando, infatti, a quanto dichiarato dalla NBT Platform, una coalizione di PMI, grandi imprese e istituti di ricerca specializzati nel campo, il 46% della ricerca globale sulle nuove tecniche di ingegnerizzazinone viene prodotto in Europa.

Attualmente, non vi è alcun uso commerciale di NBTs in Europa. Tuttavia, molte organizzazioni in tutto il mondo li usano nella loro ricerca, e i primi prodotti commerciali hanno già raggiunto il mercato, ad esempio in Nord America. Se l’UE rinuncerà alla tracciabilità dei prodotti derivati dalle nuove tecniche questi prodotti potranno sfuggire alle valutazioni di impatto e all’etichettatura. Un effetto non da poco nel momento in cui il TTIP è in fase negoziale tra Unione Europea e Stati Uniti. L’etichettatura degli OGM in Europa è considerata, dagli americani, una barriera non tariffaria da eliminare per fluidificare gli scambi. Il parere sulle new breeding techniques potrebbe quindi essere un’ occasione, per Bruxelles, per muovere i primi passi verso l’apertura di un canale di importazioni.

La nuova Presidenza olandese del Consiglio dell’Unione Europea, ha però appena illustrato le priorità del semestre alle commissioni del Parlamento UE e inserito tra i principali obiettivi il raggiungimento di un accordo politico sulla riforma della normativa comunitaria in materia di agricoltura biologica. Il ministro incaricato  si è detto ottimista circa la possibilità di arrivare a un compromesso entro giugno. Dovranno, tuttavia, essere sciolti i punti più controversi della riforma, tra cui la presenza di sostanze non autorizzate nell’agricoltura bio.

Beatrice Credi

Share and Enjoy:
  • Print
  • PDF
  • email
  • Facebook
  • Google Bookmarks
  • del.icio.us
  • Digg
  • Twitter
  • LinkedIn
  • Current
  • Wikio IT
  • Netvibes
  • Live


PARLA CON LA NOSTRA REDAZIONE

Newsletter settimanale


Notizie dalle aziende

Amazon Sustainability Accelerator: al via la seconda edizione per le start up

febbraio 9, 2023

Amazon Sustainability Accelerator: al via la seconda edizione per le start up

Si è aperta oggi, 9 febbraio 2023, la seconda edizione dell’Amazon Sustainability Accelerator, il programma rivolto alle startup nella fase Early Stage focalizzate sulla sostenibilità. Lanciato da Amazon, EIT Climate-KIC (l’hub europeo per l’innovazione in materia di clima) e WRAP (una delle principali ONG britanniche impegnate nel contrasto al cambiamento climatico), Accelerator è aperto alle startup che stanno creando [...]

Rapporto Deloitte “Digital Green Evolution”: nel 2022 gli smartphone genereranno 146 milioni di tonnellate di CO2

marzo 14, 2022

Rapporto Deloitte “Digital Green Evolution”: nel 2022 gli smartphone genereranno 146 milioni di tonnellate di CO2

Di fronte ad un numero di dispositivi che ormai nel complesso supera la popolazione mondiale, cresce l’attenzione ai temi della sostenibilità e degli impatti ambientali derivanti dalla produzione, dall’uso e dallo smaltimento dei “telefonini“, i device di più comune utilizzo sia tra giovani che adulti. A evidenziare la criticità di questi numeri è intervenuto il [...]

Matteo Viviani, una iena in verde a caccia di greenwashing

ottobre 29, 2021

Matteo Viviani, una iena in verde a caccia di greenwashing

L’ambiente e il clima sono ormai diventati temi “mainstream”. Anche se pochissimi fanno, tutti ne parlano! Soprattutto le aziende, che hanno intercettato da tempo la crescente attenzione di consumatori sempre più critici e sensibili all’ecosostenibilità di prodotti e servizi.  Vi viene in mente un’azienda che oggi non si dica in qualche modo “green” o “ecofriendly”? [...]

“L’Adieu des glaciers”: al Forte di Bard le trasformazioni dei ghiacciai alpini

giugno 18, 2021

“L’Adieu des glaciers”: al Forte di Bard le trasformazioni dei ghiacciai alpini

“L’Adieu des glaciers: ricerca fotografica e scientifica” è un progetto prodotto dal Forte di Bard, che intende proporre un viaggio iconografico e scientifico progressivo tra i ghiacciai dei principali Quattromila della Valle d’Aosta per raccontare, anno dopo anno, la storia delle loro trasformazioni. L’iniziativa, che ha un orizzonte temporale di quattro anni, ha iniziato la sua [...]

Quando le rinnovabili conquistano le basi militari: il caso francese di BayWa r.e.

aprile 19, 2021

Quando le rinnovabili conquistano le basi militari: il caso francese di BayWa r.e.

Ormai è noto che la cavalcata delle rinnovabili è inarrestabile, ma questa è una vera e propria “conquista militare”: BayWa r.e., player globale nel settore delle energie rinnovabili, ha annunciato di aver trasformato due basi aeree inutilizzate e dismesse in Francia in parchi solari e terreni agricoli per l’allevamento di pecore. La società del Gruppo [...]

Tree-ticket: il concerto si paga in alberi

aprile 15, 2021

Tree-ticket: il concerto si paga in alberi

Un concerto in presenza, immersi in una foresta, per riavvicinare l’uomo alla natura attraverso la musica del violoncellista Mario Brunello e di Stefano Mancuso, con una differenza rispetto a qualsiasi altro concerto al mondo: l’accesso si paga in alberi, con il TreeTicket. L’esperimento si terrà a Malga Costa in Val di Sella, in Trentino, nella cornice della [...]

Ricerca Mastercard: la spesa post-Covid vira verso modelli più sostenibili

aprile 13, 2021

Ricerca Mastercard: la spesa post-Covid vira verso modelli più sostenibili

Secondo quanto emerge da una nuova ricerca di Mastercard incentrata sulla sostenibilità, a seguito della pandemia da Covid-19 sarebbe cresciuto in modo significativo il desiderio da parte di italiani ed europei di salvaguardare l’ambiente e miliardi di consumatori nel mondo sarebbero disposti ad adottare comportamenti “più responsabili“. Oltre la metà dei nostri connazionali (64% contro il [...]

Visualizza tutte le notizie dalle Aziende