Home » Bollettino Europa »Rubriche » OGM, il Parlamento UE introduce il “criterio ambientale”:

OGM, il Parlamento UE introduce il “criterio ambientale”

novembre 17, 2014 Bollettino Europa, Rubriche

Sugli OGM in Europa il braccio di ferro tra le diverse istituzioni UE sembra giunto ad una conclusione. In settimana la Commissione Ambiente dell’Europarlamento ha concesso il via libera alla nuova normativa che prevede la possibilità per i 28 Stati membri di limitare o bandire la coltivazione di Organismi Geneticamente Modificati sul proprio territorio. Manca ora solo l’accordo di compromesso sul testo finale della Direttiva. Un dossier che interessa molto all’Italia, intenzionata a chiuderlo prima del termine del suo semestre di presidenza dell’Unione Europea. Il ruolo della presidenza italiana sarà quindi decisivo per fare in modo che la proposta non venga annacquata e il testo non si trasformi in un cavallo di Troia durante le negoziazioni in sede di trilogo tra la Commissione, il Consiglio e il Parlamento.

L’Assemblea ha decisamente migliorato la proposta del Consiglio introducendo quello che si potrebbe definire un “criterio ambientale”. Una motivazione green che può essere invocata per applicare uno stop nazionale agli OGM che si aggiunge a quelli socioeconomici, di uso dei terreni e pianificazione urbana già contemplati dalla norma. Ragioni, quelle ambientali, che erano state incredibilmente escluse dal testo precedente, provocando accese reazioni.

Soddisfatte le associazioni ambientaliste, Greenpeace in testa. Secondo l’organizzazione, infatti, il voto della Commissione Ambiente dell’Europarlamento fornisce agli Stati membri basi legali solide per bandire la coltivazione di OGM dai propri territori, rendendo difficile per l’industria biotech contrastare le legislazioni nazionali. Secondo Federica Ferrario, responsabile campagna Agricoltura Sostenibile di Greenpeace Italia, “la decisione degli Eurodeputati assicura ai cittadini europei un’agricoltura e un ambiente privi di OGM. Hanno radicalmente migliorato il testo adottato dal Consiglio che era stato fortemente influenzato dalla linea pro OGM del Governo britannico”.

Soddisfatto anche il Presidente di Slow Food Carlo Petrini, che afferma: “I cittadini europei vogliono che le politiche alimentari in Europa siano basate sulla tutela della biodiversità agroalimentare e sulla valorizzazione dei produttori di piccola scala. Chiedono, inoltre, sempre maggiore trasparenza, per avere la possibilità di scegliere il proprio cibo attraverso una reale sovranità alimentare nel proprio Paese”.

Ma la riforma ha in sé un punto debole. E’ senza dubbio una conquista (ancora più grande per quei Paesi che già da tempo hanno detto no agli OGM), ed è anche vero che, forse, è meglio che ognuno faccia per sé piuttosto che aspettare ancora anni per una Direttiva che vieti questo tipo di coltura sull’intero territorio dell’Unione Europea (e che probabilmente mai vedrà la luce perché mai tutti i 28 Stati Membri si troveranno d’accordo). Ma permettere agli Stati Membri di prendere decisioni individuali, basate su specifiche necessità nazionali e considerazioni locali, rende di nuovo le politiche UE non omogenee e, in un certo senso, poco ambiziose. Si potrebbero rispettare le caratteristiche nazionali anche con una maggiore leadership da parte dell’UE.

Se da un lato sono condivisibili le parole del Presidente di Coldiretti, Roberto Moncalvo, che sulla questione afferma “L’Europa da un lato, le Alpi e il mare dall’altro, renderanno l’Italia finalmente sicura da ogni contaminazione”,  permangono tuttavia alcune considerazioni: la coltivazione di piante transgeniche nell’Unione Europea interessa una superficie totale di appena 148mila ettari, seminati nel 2013, la quasi totalità in Spagna. Perché allora non dare un “colpo di coda”, con un segnale forte che interpreti davvero la volontà dei cittadini UE? Al netto della decisione assunta bisognerebbe ora lavorare in sede europea sul grande tema dell’informazione ai consumatori. L’etichettatura dei prodotti alimentare è una sfida che attende i decisori di Bruxelles. Molti cittadini, ad esempio, non sanno che ad un prodotto biologico con il logo europeo è concesso, oggi, risultare contaminato da OGM fino allo 0,9%. Un’anomalia e un controsenso, perché se un prodotto è realmente biologico dovrebbe escludere anche questo tipo di contaminazioni accidentali. Il biologico diventa così sicuro solo se proveniente dai Paesi che, alla luce della nuova normativa, diranno no alle coltivazioni OGM. Il secondo tema di intervento comunitario dovrebbe, infine, riguardare i mangimi animali. Al di fuori del comparto biologico, è difficile infatti trovare mangimi di mais o soia con un contenuto OGM al di sotto dello 0,9%. Si deve quindi pensare ad una etichettatura completa della filiera di carne e formaggi, compresi i foraggi usati.

Beatrice Credi

Share and Enjoy:
  • Print
  • PDF
  • email
  • Facebook
  • Google Bookmarks
  • del.icio.us
  • Digg
  • Twitter
  • LinkedIn
  • Current
  • Wikio IT
  • Netvibes
  • Live


PARLA CON LA NOSTRA REDAZIONE

Newsletter settimanale


Notizie dalle aziende

Amazon Sustainability Accelerator: al via la seconda edizione per le start up

febbraio 9, 2023

Amazon Sustainability Accelerator: al via la seconda edizione per le start up

Si è aperta oggi, 9 febbraio 2023, la seconda edizione dell’Amazon Sustainability Accelerator, il programma rivolto alle startup nella fase Early Stage focalizzate sulla sostenibilità. Lanciato da Amazon, EIT Climate-KIC (l’hub europeo per l’innovazione in materia di clima) e WRAP (una delle principali ONG britanniche impegnate nel contrasto al cambiamento climatico), Accelerator è aperto alle startup che stanno creando [...]

Rapporto Deloitte “Digital Green Evolution”: nel 2022 gli smartphone genereranno 146 milioni di tonnellate di CO2

marzo 14, 2022

Rapporto Deloitte “Digital Green Evolution”: nel 2022 gli smartphone genereranno 146 milioni di tonnellate di CO2

Di fronte ad un numero di dispositivi che ormai nel complesso supera la popolazione mondiale, cresce l’attenzione ai temi della sostenibilità e degli impatti ambientali derivanti dalla produzione, dall’uso e dallo smaltimento dei “telefonini“, i device di più comune utilizzo sia tra giovani che adulti. A evidenziare la criticità di questi numeri è intervenuto il [...]

Matteo Viviani, una iena in verde a caccia di greenwashing

ottobre 29, 2021

Matteo Viviani, una iena in verde a caccia di greenwashing

L’ambiente e il clima sono ormai diventati temi “mainstream”. Anche se pochissimi fanno, tutti ne parlano! Soprattutto le aziende, che hanno intercettato da tempo la crescente attenzione di consumatori sempre più critici e sensibili all’ecosostenibilità di prodotti e servizi.  Vi viene in mente un’azienda che oggi non si dica in qualche modo “green” o “ecofriendly”? [...]

“L’Adieu des glaciers”: al Forte di Bard le trasformazioni dei ghiacciai alpini

giugno 18, 2021

“L’Adieu des glaciers”: al Forte di Bard le trasformazioni dei ghiacciai alpini

“L’Adieu des glaciers: ricerca fotografica e scientifica” è un progetto prodotto dal Forte di Bard, che intende proporre un viaggio iconografico e scientifico progressivo tra i ghiacciai dei principali Quattromila della Valle d’Aosta per raccontare, anno dopo anno, la storia delle loro trasformazioni. L’iniziativa, che ha un orizzonte temporale di quattro anni, ha iniziato la sua [...]

Quando le rinnovabili conquistano le basi militari: il caso francese di BayWa r.e.

aprile 19, 2021

Quando le rinnovabili conquistano le basi militari: il caso francese di BayWa r.e.

Ormai è noto che la cavalcata delle rinnovabili è inarrestabile, ma questa è una vera e propria “conquista militare”: BayWa r.e., player globale nel settore delle energie rinnovabili, ha annunciato di aver trasformato due basi aeree inutilizzate e dismesse in Francia in parchi solari e terreni agricoli per l’allevamento di pecore. La società del Gruppo [...]

Tree-ticket: il concerto si paga in alberi

aprile 15, 2021

Tree-ticket: il concerto si paga in alberi

Un concerto in presenza, immersi in una foresta, per riavvicinare l’uomo alla natura attraverso la musica del violoncellista Mario Brunello e di Stefano Mancuso, con una differenza rispetto a qualsiasi altro concerto al mondo: l’accesso si paga in alberi, con il TreeTicket. L’esperimento si terrà a Malga Costa in Val di Sella, in Trentino, nella cornice della [...]

Ricerca Mastercard: la spesa post-Covid vira verso modelli più sostenibili

aprile 13, 2021

Ricerca Mastercard: la spesa post-Covid vira verso modelli più sostenibili

Secondo quanto emerge da una nuova ricerca di Mastercard incentrata sulla sostenibilità, a seguito della pandemia da Covid-19 sarebbe cresciuto in modo significativo il desiderio da parte di italiani ed europei di salvaguardare l’ambiente e miliardi di consumatori nel mondo sarebbero disposti ad adottare comportamenti “più responsabili“. Oltre la metà dei nostri connazionali (64% contro il [...]

Visualizza tutte le notizie dalle Aziende