Home » Campioni d'Italia »Rubriche » U-earth: oasi di depurazione e maschere con tecnologia biologica per respirare aria pulita:

U-earth: oasi di depurazione e maschere con tecnologia biologica per respirare aria pulita

dicembre 4, 2013 Campioni d'Italia, Rubriche

Da sola, l’aria inquinata è più letale di malaria e Aids messe insieme e la stessa Organizzazione Mondiale della Sanità poco più di un mese fa l’ha finalmente inclusa tra le principali cause ambientali delle morti per cancro. A Torino, l’anno scorso in cima alla classifica delle città con l’aria più irrespirabile, un’azienda ha  da poco lanciato una tecnologia per la depurazione biologica – ossia attraverso microrganismi – dell’aria che respiriamo. Unendo a una tecnologia americana la creatività e il talento italiani per il design e le produzioni di alto livello. E arrivando in poco tempo a siglare accordi con realtà importanti, dalla Ferrari a al gruppo Ntv (quello del treno Italo, per intendersi), fino all’Aeroporto di Orio al Serio.

Dopo un alcuni anni di esperimenti e prototipi, U-earth ha messo a punto da pochi mesi una nuova versione di AIRcel , “un microsistema biologico per la pulizia dell’aria. E’ l’unica tecnologia che – spiega l’AD Betta Maggio – è in grado di digerire l’inquinamento”. Il funzionamento si basa tutto su una particolare biomassa chiamata U-Ox, “la cui ricetta è segreta come quella della Nutella o della Coca Cola, che va aggiunta nel sistema ogni 30 giorni. Abbiamo estratto 12 famiglie di microrganismi presenti in natura, di cui alcuni già conosciuti nell’ambito della ricerca scientifica perché capaci di ripulire le matrici in cui si trovano dagli inquinanti, digerendoli appunto, e li abbiamo rafforzati, senza però operare alcuna mutazione genetica”.

Ma come avviene l’intero processo di purificazione? “L’aria entra nel bioreattore AIRcel, dove si trovano i microrganismi, immobilizzati su uno speciale supporto, che mangiano e digeriscono i diversi tipi di sostanze inquinanti, scomponendoli in acqua, anidride carbonica e la eventuale componente base del composto originale. L’acqua porta gli scarti di questo processo al fondo di una vasca, dove in forma innocua possono essere rimossi ”. A questo punto, nella maggior parte dei casi smaltirli non comporta problemi: “Il monossido di carbonio, per esempio, viene scomposta in H2O e CO2 venendo completamente trasformata. L’ossido di zolfo, un composto chimico pericoloso per la salute, viene scisso in acqua, anidride carbonica e zolfo, in forma naturalmente presente in natura e privi di rischi. L’acqua della vasca degli AIRcel con queste sostanze scomposte può quindi essere semplicemente buttata nel water”, continua l’amministratore delegato.

La tecnologia di U-earth è in grado di purificare l’aria da particolato e polveri sottili, composti organici volatili, ossidi di zolfo e azoto, idrocarburi aromatici, virus e batteri, muffe e spore, acari, gas, olio e cera aerodispersa. “La ricerca scientifica ha individuato il motivo per cui la ventilazione non è sufficiente per gestire la contaminazione dell’aria. I contaminanti viaggiano tutti sul particolato formato da polveri e goccioline di dimensioni infinitesimali. Il 98% di queste particelle sono troppo piccole per rispondere alla ventilazione o per cadere a terra per gravità rimanendo sospese nell’aria o venendo attirate dalle superfici elettricamente cariche come schermi, mobili, pareti”. Grazie alla macchina, un apparecchio che si attacca alla spina come un deumidificatore o un ventilatore, senza bisogno di processi di installazione, è possibile quindi creare delle vere e proprie “Pure air zone, come quella realizzata da U-earth in collaborazione con Ntv alla stazione di Milano Porta Garibaldi, nell’area di Casa Italo: qui i bioreattori abbattono il 99% degli inquinanti presenti nell’aria, offrendo un’oasi in mezzo allo smog milanese. All’aeroporto bergamasco di Orio al Serio grazie al sistema di U-earth è stato risolto il problema del cattivo odore delle toilette, in altre imprese viene usata per purificare l’aria degli uffici. “Lo sviluppo di questa tecnologia – prosegue Betta Maggio –  potrebbe essere simile alla diffusione del wi-fi: prima solo in alcuni punti specifici, poi sempre più presente nelle case e nei locali pubblici”.

Il sistema è adatto anche per intervenire in caso di emergenze e disastri: a giugno scorso, nella cittadina tedesca di Deggendorf allagata a causa della rottura di una diga, il Ministero della Sostenibilità tedesco ha chiamato il team di U-earth per risolvere le situazioni più critiche. “Il gasolio fuoriuscito dai serbatoi nel seminterrato di un magazzino aveva formato un vero e proprio lago di combustibile. I livelli dei composti organici volatili erano altissimi, ma in poche ore siamo riusciti a riportarli a valori accettabili, permettendo ai lavoratori di lavorare in sicurezza”.

Nel futuro c’è ancora ricerca: “La prossima release di AIRcel prevederà un sistema che dice quanti chilogrammi di inquinanti sono stati abbattuti. Inoltre, basandoci sulla tecnologia biologica, abbiamo creato anche una maschera da indossare per proteggersi. Si chiama U-mask e la lanceremo tra poco”.

Veronica Ulivieri

Share and Enjoy:
  • Print
  • PDF
  • email
  • Facebook
  • Google Bookmarks
  • del.icio.us
  • Digg
  • Twitter
  • LinkedIn
  • Current
  • Wikio IT
  • Netvibes
  • Live


PARLA CON LA NOSTRA REDAZIONE

Newsletter settimanale


Notizie dalle aziende

Amazon Sustainability Accelerator: al via la seconda edizione per le start up

febbraio 9, 2023

Amazon Sustainability Accelerator: al via la seconda edizione per le start up

Si è aperta oggi, 9 febbraio 2023, la seconda edizione dell’Amazon Sustainability Accelerator, il programma rivolto alle startup nella fase Early Stage focalizzate sulla sostenibilità. Lanciato da Amazon, EIT Climate-KIC (l’hub europeo per l’innovazione in materia di clima) e WRAP (una delle principali ONG britanniche impegnate nel contrasto al cambiamento climatico), Accelerator è aperto alle startup che stanno creando [...]

Rapporto Deloitte “Digital Green Evolution”: nel 2022 gli smartphone genereranno 146 milioni di tonnellate di CO2

marzo 14, 2022

Rapporto Deloitte “Digital Green Evolution”: nel 2022 gli smartphone genereranno 146 milioni di tonnellate di CO2

Di fronte ad un numero di dispositivi che ormai nel complesso supera la popolazione mondiale, cresce l’attenzione ai temi della sostenibilità e degli impatti ambientali derivanti dalla produzione, dall’uso e dallo smaltimento dei “telefonini“, i device di più comune utilizzo sia tra giovani che adulti. A evidenziare la criticità di questi numeri è intervenuto il [...]

Matteo Viviani, una iena in verde a caccia di greenwashing

ottobre 29, 2021

Matteo Viviani, una iena in verde a caccia di greenwashing

L’ambiente e il clima sono ormai diventati temi “mainstream”. Anche se pochissimi fanno, tutti ne parlano! Soprattutto le aziende, che hanno intercettato da tempo la crescente attenzione di consumatori sempre più critici e sensibili all’ecosostenibilità di prodotti e servizi.  Vi viene in mente un’azienda che oggi non si dica in qualche modo “green” o “ecofriendly”? [...]

“L’Adieu des glaciers”: al Forte di Bard le trasformazioni dei ghiacciai alpini

giugno 18, 2021

“L’Adieu des glaciers”: al Forte di Bard le trasformazioni dei ghiacciai alpini

“L’Adieu des glaciers: ricerca fotografica e scientifica” è un progetto prodotto dal Forte di Bard, che intende proporre un viaggio iconografico e scientifico progressivo tra i ghiacciai dei principali Quattromila della Valle d’Aosta per raccontare, anno dopo anno, la storia delle loro trasformazioni. L’iniziativa, che ha un orizzonte temporale di quattro anni, ha iniziato la sua [...]

Quando le rinnovabili conquistano le basi militari: il caso francese di BayWa r.e.

aprile 19, 2021

Quando le rinnovabili conquistano le basi militari: il caso francese di BayWa r.e.

Ormai è noto che la cavalcata delle rinnovabili è inarrestabile, ma questa è una vera e propria “conquista militare”: BayWa r.e., player globale nel settore delle energie rinnovabili, ha annunciato di aver trasformato due basi aeree inutilizzate e dismesse in Francia in parchi solari e terreni agricoli per l’allevamento di pecore. La società del Gruppo [...]

Tree-ticket: il concerto si paga in alberi

aprile 15, 2021

Tree-ticket: il concerto si paga in alberi

Un concerto in presenza, immersi in una foresta, per riavvicinare l’uomo alla natura attraverso la musica del violoncellista Mario Brunello e di Stefano Mancuso, con una differenza rispetto a qualsiasi altro concerto al mondo: l’accesso si paga in alberi, con il TreeTicket. L’esperimento si terrà a Malga Costa in Val di Sella, in Trentino, nella cornice della [...]

Ricerca Mastercard: la spesa post-Covid vira verso modelli più sostenibili

aprile 13, 2021

Ricerca Mastercard: la spesa post-Covid vira verso modelli più sostenibili

Secondo quanto emerge da una nuova ricerca di Mastercard incentrata sulla sostenibilità, a seguito della pandemia da Covid-19 sarebbe cresciuto in modo significativo il desiderio da parte di italiani ed europei di salvaguardare l’ambiente e miliardi di consumatori nel mondo sarebbero disposti ad adottare comportamenti “più responsabili“. Oltre la metà dei nostri connazionali (64% contro il [...]

Visualizza tutte le notizie dalle Aziende