Home » Eventi »Idee »Progetti » Andiamo a giocare bambini! (Su una foglia di insalata):

Andiamo a giocare bambini! (Su una foglia di insalata)

novembre 18, 2010 Eventi, Idee, Progetti

Save the children, Courtesy of Veronica UliveriUna foglia di insalata e non di più. È questa la superficie di verde che i bimbi di Taranto hanno a disposizione. Va meglio, ma si fa per dire, ai bimbi di città di media grandezza, come Lecco, Imperia, Olbia, dove lo spazio verde è più piccolo della loro cameretta. Sono i dati contenuti nel rapporto presentato stamani alla Banca d’Italia dall’associazione Save the Children, dal titolo “L’isola dei tesori. Atlante dell’infanzia (a rischio) in Italia”.

Lo studio si occupa di vari aspetti: dai nomi più diffusi alle situazioni di povertà e sfruttamento, fino agli asili nido e alle scuole. Una parte interessante è dedicata a bambini e adolescenti «poveri di aria pulita e di verde». E i dati che emergono sono preoccupanti.

L’Italia settentrionale spicca per gli alti tassi di inquinamento dell’aria, anche in rapporto al resto d’Europa. Torino, Milano, Brescia, Padova, Modena, Bergamo, Pescara, Napoli, Venezia, Rimini e Reggio Emilia sono le città prime in Italia per il maggior  numero di giorni in cui viene superato il limite di polveri sottili nell’atmosfera. Piccole particelle sospese nell’aria che penetrano nelle vie respiratorie causando problemi cardio-polmonari e asma. E in molte di queste città risultano oltre i livelli di guardia anche le concentrazioni di biossido di azoto. «Come possiamo dire che Cagliari, dove ci sono 6 auto per bambino, è una città attenta all’ambiente? A Roma ce ne sono 5,2, a Milano 4,5», sottolinea il direttore generale di Save the Children Italia Valerio Neri.

Rispetto dell’ambiente, però, «non significa solo aria pulita, ma anche suolo libero dal cemento, che le nuove generazioni avranno a disposizione come risorsa». E da questo punto di vista, le cose non vanno meglio. L’Italia infatti, si legge nell’Atlante, viene cementificata a un ritmo di più di 100 ettari al giorno. Tra i il 1998 e il 2006, la cementificazione del suolo ha raggiunti livelli altissimi e davvero preoccupanti in molte città italiane grandi e piccole. In testa alla classifica Roma, con un incremento annuo di 336 ettari di suolo “impermeabilizzato”, per un totale di 23 chilometri quadrati di costruzioni, seguita da Venezia, con una media annua di 151 ettari, Parma (116), Milano (82), Taranto (78). Napoli, pur non essendo nella top ten delle città con la maggiore crescita annua di suolo costruito, ha il triste primato di città italiana con più cemento e con meno aree verdi attrezzate: più del 65% della superficie è occupato da costruzioni. E la situazione di Milano non è molto dissimile da quella della città partenopea. «Bisogna iniziare a pensare alle generazioni future. I bambini vivono oggi in città sempre più squallide, con aria sporca e pochi spazi verdi. Senza parlare di come vivranno i bimbi di domani».

In media, in Italia, ogni persona ha a disposizione uno spazio verde pari a 106 metri quadri. Ma la cifra si abbassa terribilmente già in città di media grandezza come Imperia, Savona, Lecco, Ascoli Piceno, Chieti, Crotone e Olbia, dove gli abitanti non hanno più di 5 mq di verde ciascuno. Per non parlare di Taranto: qui i cittadini si devono accontentare di una foglia di insalata (0,2 mq)  per ognuno. «L’Italia – spiega Valerio Neri – è una realtà molto parcellizzata e frammentata. Spesso le opportunità a disposizione di un bambino dipendono dalla provincia in cui nasce. Ma dal punto di vista della cementificazione, non ci sono differenze tra nord e sud. Se per esempio in pianura Padana una buona parte del suolo è occupata da zone industriali, al sud, dove c’è un grave ritardo di industrializzazione, c’è stata comunque una cementificazione molto rapida».

La città più virtuosa è L’Aquila, dove gli abitanti hanno a disposizione 2.787 metri quadri di verde a testa, seguita da Pisa (1.521 mq), Ferrara (1.259) e Matera (1.140). Ci sono poi, soprattutto nel meridione, aree ancora abbastanza immuni dal cemento: «Pensiamo a certe zone del Molise, alla Sicilia centrale, al Tavoliere delle Puglie. Questo non è dovuto ad amministrazioni virtuose, ma allo scarso interesse dei gruppi di investimento a costruire in queste aree. E poi abbiamo ancora i parchi naturali e le aree protette».

In Italia, sottolinea Neri, non c’è un Garante dell’Infanzia e il mandato dell’Osservatorio Nazionale Infanzia è scaduto ad agosto scorso. Un Piano Nazionale per l’Infanzia manca dal 2004: «Stava per essere varato, ma se adesso cade il governo non avremo neanche quello». E comunque la nomina di questi organi non potrebbe bastare a garantire a un bambino uno spazio verde che sia più grande della sua cameretta, o almeno della foglia di insalata di Taranto. «La politica non parla mai di ambiente in relazione all’infanzia. E’ come se si pensasse che i bambini possono anche non respirare. E invece gli amministratori devono iniziare a considerare anche l’ambiente tra i valori importanti per i bambini. Bisogna cominciare ad avere una visione più ampia dell’infanzia, non bastano i pediatri e gli asili nido».

Veronica Ulivieri

Share and Enjoy:
  • Print
  • PDF
  • email
  • Facebook
  • Google Bookmarks
  • del.icio.us
  • Digg
  • Twitter
  • LinkedIn
  • Current
  • Wikio IT
  • Netvibes
  • Live


PARLA CON LA NOSTRA REDAZIONE

Newsletter settimanale


Notizie dalle aziende

Amazon Sustainability Accelerator: al via la seconda edizione per le start up

febbraio 9, 2023

Amazon Sustainability Accelerator: al via la seconda edizione per le start up

Si è aperta oggi, 9 febbraio 2023, la seconda edizione dell’Amazon Sustainability Accelerator, il programma rivolto alle startup nella fase Early Stage focalizzate sulla sostenibilità. Lanciato da Amazon, EIT Climate-KIC (l’hub europeo per l’innovazione in materia di clima) e WRAP (una delle principali ONG britanniche impegnate nel contrasto al cambiamento climatico), Accelerator è aperto alle startup che stanno creando [...]

Rapporto Deloitte “Digital Green Evolution”: nel 2022 gli smartphone genereranno 146 milioni di tonnellate di CO2

marzo 14, 2022

Rapporto Deloitte “Digital Green Evolution”: nel 2022 gli smartphone genereranno 146 milioni di tonnellate di CO2

Di fronte ad un numero di dispositivi che ormai nel complesso supera la popolazione mondiale, cresce l’attenzione ai temi della sostenibilità e degli impatti ambientali derivanti dalla produzione, dall’uso e dallo smaltimento dei “telefonini“, i device di più comune utilizzo sia tra giovani che adulti. A evidenziare la criticità di questi numeri è intervenuto il [...]

Matteo Viviani, una iena in verde a caccia di greenwashing

ottobre 29, 2021

Matteo Viviani, una iena in verde a caccia di greenwashing

L’ambiente e il clima sono ormai diventati temi “mainstream”. Anche se pochissimi fanno, tutti ne parlano! Soprattutto le aziende, che hanno intercettato da tempo la crescente attenzione di consumatori sempre più critici e sensibili all’ecosostenibilità di prodotti e servizi.  Vi viene in mente un’azienda che oggi non si dica in qualche modo “green” o “ecofriendly”? [...]

“L’Adieu des glaciers”: al Forte di Bard le trasformazioni dei ghiacciai alpini

giugno 18, 2021

“L’Adieu des glaciers”: al Forte di Bard le trasformazioni dei ghiacciai alpini

“L’Adieu des glaciers: ricerca fotografica e scientifica” è un progetto prodotto dal Forte di Bard, che intende proporre un viaggio iconografico e scientifico progressivo tra i ghiacciai dei principali Quattromila della Valle d’Aosta per raccontare, anno dopo anno, la storia delle loro trasformazioni. L’iniziativa, che ha un orizzonte temporale di quattro anni, ha iniziato la sua [...]

Quando le rinnovabili conquistano le basi militari: il caso francese di BayWa r.e.

aprile 19, 2021

Quando le rinnovabili conquistano le basi militari: il caso francese di BayWa r.e.

Ormai è noto che la cavalcata delle rinnovabili è inarrestabile, ma questa è una vera e propria “conquista militare”: BayWa r.e., player globale nel settore delle energie rinnovabili, ha annunciato di aver trasformato due basi aeree inutilizzate e dismesse in Francia in parchi solari e terreni agricoli per l’allevamento di pecore. La società del Gruppo [...]

Tree-ticket: il concerto si paga in alberi

aprile 15, 2021

Tree-ticket: il concerto si paga in alberi

Un concerto in presenza, immersi in una foresta, per riavvicinare l’uomo alla natura attraverso la musica del violoncellista Mario Brunello e di Stefano Mancuso, con una differenza rispetto a qualsiasi altro concerto al mondo: l’accesso si paga in alberi, con il TreeTicket. L’esperimento si terrà a Malga Costa in Val di Sella, in Trentino, nella cornice della [...]

Ricerca Mastercard: la spesa post-Covid vira verso modelli più sostenibili

aprile 13, 2021

Ricerca Mastercard: la spesa post-Covid vira verso modelli più sostenibili

Secondo quanto emerge da una nuova ricerca di Mastercard incentrata sulla sostenibilità, a seguito della pandemia da Covid-19 sarebbe cresciuto in modo significativo il desiderio da parte di italiani ed europei di salvaguardare l’ambiente e miliardi di consumatori nel mondo sarebbero disposti ad adottare comportamenti “più responsabili“. Oltre la metà dei nostri connazionali (64% contro il [...]

Visualizza tutte le notizie dalle Aziende